Dalla lotta contro i clan, alla caccia agli oppositori: la commissione Antimafia tradita dalla destra

la Repubblica INTERNO

Doveva essere il fiore all’occhiello di Meloni, con la sua figlioccia Colosimo a far da guida alla commissione Antimafia. Lei, Chiara Colosimo, tenta l’aplomb istituzionale, sorride complice a Raffaele Cantone, quando il procuratore di Perugia viene audito sui dossier. Per testimoniare un’Antimafia che non è contro i magistrati. Un segnale “visivo” per marcare le distanze da Forza Italia e Lega. Che invece gettano contro le toghe i test psicoattitudinali che Gelli ideò per primo. (la Repubblica)

Su altri media

All'epoca il centro storico non era più il fortino delle cosche e un posto da cui tenersi alla larga, e non era neanche il labirinto inaccessibile di vicoli e piazzette degli anni '80 dove i soldati dei clan si esercitavano con il tiro a segno sparando contro la sagoma di un carabiniere sul muro. (Corriere)

“Per quanto attiene a quell’episodio in particolare, di quasi venti anni fa, Emiliano non ricorda bene – afferma il sindaco -. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)