Il preside è netto: “Cellulari vietati a scuola”. La reazione degli studenti è clamorosa

Cityrumors Abruzzo SALUTE

Dopo mesi di polemiche e di discussioni, un dirigente scolastico ha optato per una scelta netta: la reazione di genitori e alunni è stata inaspettata In Italia la polemica è ancora aperta: giusto o no vietare l’utilizzo dei telefoni cellulari a scuola? Le associazioni scolastiche e i presidi si sono già esposti: anche il Governo ha preso posizione. Il ministero dell’Istruzione e del Merito ha precisato come nelle nuove linee guida, in via di elaborazione, venga specificato che “è opportuno evitare l’utilizzo dello smartphone (cellulare) nelle scuole d’infanzia, primarie e secondarie di primo grado”. (Cityrumors Abruzzo)

Se ne è parlato anche su altri media

L’uso dei telefoni nelle strutture scolastiche è espressamente vietato in diversi paesi anche se la realtà non è sempre così. Le soluzioni individuate sono differenti. Una scuola media del Connecticut, negli Stati Uniti d’America, ha avviato un esperimento per evitare l’utilizzo del cellulare fino all’orario d’uscita. (Quotidiano di Sicilia)

Gli adolescenti di oggi sono nativi digitali, rispetto alle generazioni precedenti hanno accesso alla tecnologia ben prima dell’età dei propri genitori o anche solo dei fratelli più grandi. Basti pensare che, si rivelano le stesse scuole a richiedere tablet e schermi mobile per garantire un apprendimento interattivo e coinvolgente, sfruttando le modalità e-learning. (Mondo3)

Una scuola del Connecticut è riuscita ad eliminare l'uso degli smartphone da parte degli studenti senza sequestri o divieti inapplicabili: i cellulari rimangono sempre con i ragazzi, ma dentro una fodera che non si può aprire prima della fine delle lezioni. (Fanpage.it)

Uno studio coordinato dalla ricercatrice Sara Abrahamsson per l’Istituto norvegese della Sanità Pubblica offre in tal senso dei dati tangibili, suggerendo che la privazione del telefono possa giovare ai bambini. (L'INDIPENDENTE)

La privazione dello smartphone e, per estensione, dei social giova alla salute mentale dei più giovani, almeno in alcuni contesti. Questa la conclusione a cui è giunto uno studio dell’Istituto norvegese della sanità pubblica, coordinato dalla ricercatrice Sara Abrahamsson. (Nurse Times)

Da anni il dibattito sull’impatto degli smartphone e dei social sulla salute mentale, specialmente dei giovani, è acceso. Come scrive L’Indipendente, uno studio norvegese coordinato da Sara Abrahamsson dell’Istituto norvegese della Sanità Pubblica offre dati interessanti, suggerendo che la privazione del telefono durante le ore di lezione potrebbe avere effetti positivi sui ragazzi. (Orizzonte Scuola)