Biden: chi protesta per Gaza «ha ragione»
Il presidente americano Joe Biden è stato interrotto da un gruppo di manifestanti pro palestinesi mentre teneva un comizio e parlava del diritto alla salute nella Carolina del Nord. Biden si è interrotto, ha detto che ognuno, anche a Gaza, ha diritto alle cure necessarie a tutelare la propria salute e poi ha raccomandato al servizio d’ordine della manifestazione di «avere pazienza» con le persone che sono state allontanate perché, ha detto. (Corriere TV)
Se ne è parlato anche su altri giornali
La protesta è iniziata quando i dimostranti hanno gridato: “Che dici dell’assistenza sanitaria a Gaza?”. “Tutti hanno diritto all’assistenza sanitaria”, è stata la risposta del presidente, mentre i dimostranti ricordavano, interrompendo ancora il discorso, gli ospedali di Gaza bombardati dagli israeliani e accusavano Biden di essere “complice di un genocidio”. (Il Fatto Quotidiano)
Sono pronti a riconoscere pienamente Israele per prima volta", ha detto Biden, "ma deve esserci un piano post-Gaza, e deve esserci una soluzione a 2 Stati, non avviene oggi, ma deve esserci un progresso, penso che possiamo farlo", ha affermato. (Il Messaggero Veneto)
Per il presidente Usa, 'ci sono troppe vittime innocenti, israeliane e palestinesi. Non possiamo dimenticare che è in gioco l'esistenza stessa di Israele. (Adnkronos)
Biden interrotto da sostenitori Palestina: Hanno ragione, occuparci di più di Gaza 28 marzo 2024 "Hanno ragione, dobbiamo occuparci molto di più di Gaza", le parole di Biden interrotto durante un comizio interrotto da un gruppo di manifestanti pro palestinesi in Carolina del Nord. (Il Sole 24 ORE)
Ancora di più dopo la mossa di Joe Biden di fare astenere gli Stati Uniti, per la prima volta dall’inizio della guerra, su una risoluzione a favore del cessate il fuoco temporaneo e del rilascio degli ostaggi. (la Repubblica)
Dopo l'astensione degli Usa al Consiglio di sicurezza dell'Onu sulla mozione per il cessate il fuoco contro Hamas, il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha confermato platealmente il cambio di linea che tanto ha fatto arrabbiare il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. (Italia Oggi)
