Bari, Michele Emiliano dopo il caso Decaro: “Ho dedicato la mia vita all’antimafia”
Il governatore pugliese torna sull’incontro con la sorella del boss che ha infiammato il dibattito politico. Intanto, in Prefettura, si è insediata la commissione che dovrà valutare l’ipotesi di sciogliere il Comune ascolta articolo Dalle finestre degli uffici della Prefettura in cui si sono appena insediati, i commissari nominati dal Viminale possono quasi toccare con mano il palazzo di quel Comune che nelle prossime settimane, se non mesi, sarà oggetto dei loro approfondimenti. (Sky Tg24 )
Se ne è parlato anche su altri giornali
Confluito nell'aneddoto raccontato dal governatore della Puglia di aver portato Decaro – "Se un presidente di regione del centrodestra avesse fatto le stesse affermazioni di Emiliano...". (Secolo d'Italia)
“Non mi rimangio niente. I miei ricordi sono abbastanza nitidi ma se una persona mi dice che non c’era ne devo prendere atto e constatare che può darsi che ricordi male io. (Quinto Potere)
Versione numero uno. Venerdì pomeriggio, a Bari, dal palco il governatore racconta: «Diciotto anni fa un giorno sento bussare alla porta - e qui comincia l'antimafia di Antonio Decaro - lui entra, bianco come un cencio, e mi dice sono stato a piazza San Pietro e uno mi ha messo una pistola dietro la schiena. (ilGiornale.it)
Il governatore dopo smentite e goffe retromarce e diverse versioni sulla presunta presenza di Antonio Decaro a casa della sorella di un boss adesso anche ai microfoni del tg satirico del Biscione di fatto inguaia ancora il sindaco di Bari: "Non mi rimangio niente. (Liberoquotidiano.it)
C'è solo una cosa che non si perdona, Michele Emiliano: "Avrei dovuto avvertire delle difficoltà interpretative dell’episodio e avrei dovuto spiegare, anche a chi non è barese o non ha memoria, il contesto". (La Repubblica)
“Noi siamo garantisti, ma vogliamo la garanzia della verità”. Così Maurizio Gasparri, rispondendo alle domande dei cronisti sul caso Bari a margine alla “Relazione annuale Auditel 2024” avvenuta alla Camera dei Deputati. (LAPRESSE)
