Alluvione un anno fa. Lavori in corso e cantieri aperti: soldi per la sicurezza

il Resto del Carlino INTERNO

A un anno dall’alluvione di maggio il Comune fa il bilancio sui lavori di ripristino: ben due milioni di euro quelli destinati con ordinanza del commissionario straordinario per l’emergenza generale Figliuolo al capoluogo - colpito per fortuna in maniera limitata rispetto ad altre città romagnole - per "sei interventi di messa in sicurezza per ripristino di viabilità e infrastrutture stradali". "Alcuni interventi sono stati già eseguiti – afferma l’amministrazione comunale – altri sono in corso di realizzazione o prigrammati per dare continuità agli investimenti in questi anni destinati al territorio" (questi ultimi soprattutto per i quartieri a monte della Statale). (il Resto del Carlino)

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Le sue lacrime e l’abbraccio forte con i sindaci davanti alla sua fabbrica, la Eurostoffe- Ritorcitura Rosy a Montemurlo, si ricordano tutti: all’epoca, a due settimane dall’alluvione del 2 novembre, quello di Roberto Giudici è stato uno sfogo per una situazione inimmaginabile, una tragedia che rischiava di mettere in ginocchio la sua come tante altre aziende colpite dal maltempo eccezionale. (LA NAZIONE)

Un anno dopo la drammatica alluvione che ha sconvolto l'Emilia-Romagna, i protagonisti del salvataggio divenuto simbolo di una tragedia colletiva si incontrano nuovamente a Faenza, luogo del soccorso, e rivivono quegli attimi drammatici ma carichi di emozione. (Il Mattino di Padova)

Che cosa è successo? "Pur avendo una struttura snella, nei comuni più colpiti ho disposto l’apertura di sette sportelli di assistenza tecnica a favore dei cittadini e periti nella preparazione delle domande. (il Resto del Carlino)

Le aziende agricole«Un capitolo davvero preoccupante riguarda le aziende agricole colpite dall’alluvione — ha aggiunto il coordinatore di Ravenna di Legacoop Romagna, Mirco Bagnari - perché dallo Stato non è ancora arrivato nulla. (Corriere Romagna)

Ce ne sono ancora molte, di ferite aperte, nei quartieri che un anno fa sono stati sopraffatti dalle inondazioni del 3 e del 16 maggio; sono, da una parte, le tante case vuote, spiccano le abitazioni unifamiliari, per le quali sia i ritardi degli indennizzi governativi, sia la loro incertezza, sia la farraginosità delle pratiche (formulate dallo staff del commissario Figliuolo) per accedere ai rimborsi, hanno finora reso difficile avviare i lavori di risanamento e, dall’altra sono le vetrine ancora infangate di quei negozi, e non sono pochi, che anche in centro storico non hanno ancora ripreso l’attività e forse non la riprenderanno più. (il Resto del Carlino)

Non credevo di sentirlo di nuovo, a distanza di un anno». FAENZA (RA) – «La settimana scorsa si è staccato un pezzo di intonaco nella sala ed è venuto fuori l’odore di quei giorni. (La Repubblica)