Allerte meteo: il Comune Genova sostituisce gli sms con Telegram

La Repubblica INTERNO

Telegram è stato scelto perché, oltre alla gratuità, non ha - diversamente da WhatsApp - limiti di invio contemporaneo.

I messaggi di allerta meteo inviati dal Comune di Genova dall'1 dicembre, gradualmente, non avverranno più con sms ma con notifiche di Telegram, un'app per smartphone simile a WhatsApp, gratuita, che permetterà di ricevere su un canale chiamato "Genova Alert" anche altre comunicazioni: strade chiuse e variazioni per i bus Amt. (La Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Per iscriversi: scaricare l'app Telegram e nella barra di ricerca digitare @Genova Alert e cliccare su 'unisciti'. Quelli iscritti al servizio sms sono 130 mila. (Primocanale)

"Con la divulgazione sull'utilizzo di questo servizio – precisa Stefano Garassino assessore alla sicurezza – prosegue la volontà dell’Amministrazione di migliorare la fruibilità dell'informazione ai cittadini. (Vivere Genova)

“Ma in quel caso esistono già catene di istituto che coinvolgono dirigenti e genitori”, puntualizza Gambino. Alcuni piani di emergenza in vigore nei singoli istituti, tuttavia, parlano espressamente di “allerta rossa durante l’orario scolastico” e non di “allarme”. (Genova24.it)

Per iscriversi al servizio basta scaricare l’app Telegram, disponibile sia sul Play Store per Android sia sull’App Store di iOS. I vecchi ‘messaggini’, in effetti, erano già stati al centro di polemiche per malfunzionamenti e ritardi, mentre con Telegram la comunicazione arriverà in tempo reale. (Genova24.it)

Non voler andare a scuola è un desiderio ricorrente per tutte le generazioni di studenti, specialmente nelle giornate di freddo e pioggia. A scuola bisogna andarci, anche quando fuori piove e fa freddo. (Primocanale)

Telegram ci consente di farlo, e di aggregare oltre alle allerte tutta una serie di informazioni utili alla cittadinanza». E in certi casi è indispensabile che la comunicazione arrivi subito, per esempio quando si tratta di chiusura delle scuole. (GenovaToday)