Decreto Coesione in Gazzetta Ufficiale: il testo e i nuovi incentivi

PMI.it INTERNO

In vigore i nuovi incentivi del Decreto Coesione tra assunzioni agevolate, bonus, voucher e contributi a fondo perduto: guida completa alle novità. Il testo del Decreto Coesione è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 105 del 7 maggio, entrando in vigore dall’8 maggio come DL n. 60/2024. Approvato dal Governo alla vigilia del 1° maggio, contiene il nuovo pacchetto di misure in ambito lavoro e imprenditoria. (PMI.it)

Ne parlano anche altri media

Investire sulle competenze, anche per i lavoratori in esubero delle grandi aziende in crisi. 105/2024 e recante “Ulteriori disposizioni urgenti in materia di politiche di coesione”. (Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali)

Il testo, pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 7 maggio 2024 numero 105 e in vigore dal giorno successivo, è “volto a realizzare la riforma della politica di coesione che è stata inserita nell’ambito della revisione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR)”, stando al comunicato stampa pubblicato su “governo. (LeggiOggi.it - Tutto su fisco, welfare, pensioni, lavoro e concorsi)

Tra le misure previste dal c.d. Decreto Coesione, anche un incentivo per chi favorisce la stabile occupazione di lavoratrici considerate svantaggiate. La misura prevista dall’articolo 23 del D.L. (Euroconference LAVORO)

Particolare attenzione sarà dedicata agli appuntamenti in programma dal 16 al 18 maggio nell'Aula delle Politiche Attive e dell’Orientamento al Lavoro. (Consulenti del Lavoro)

Il decreto interviene anche con misure per rafforzare l’occupazione delle categorie di lavoratori più svantaggiate e in generale nel Mezzogiorno. Si introduce il bonus giovani, che consiste nell’esonero dal 100% dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro – nel limite massimo di 500 euro mensili – per 2 anni, per l’assunzione di giovani con età inferiore a 35 anni, donne e, nelle Regioni della Zona Economica Speciale unica del Mezzogiorno, anche degli over 35 disoccupati da almeno ventiquattro mesi. (Dottrina Lavoro)

Perché ha il “difetto” di mettere in campo una manovra di sviluppo da 75 miliardi, di cui il 40% al Sud, con un mandato di spesa vincolato a determinati settori strategici: risorse idriche; infrastrutture per il rischio idrogeologico e la protezione dell'ambiente; rifiuti, trasporti e mobilità sostenibile; energia, sostegno allo sviluppo e all'attrattività delle imprese, anche per le transizioni digitale e verde. (ilmattino.it)