Pillola anti-Covid di Merck, secondo un nuovo studio sarebbe meno efficace del previsto

Sky Tg24 ECONOMIA

Nel gruppo che ha ricevuto la pillola antivirale, invece, ha perso la vita una persona

I nuovi dati indicano che la pillola consente una riduzione del rischio relativo di ricovero o morte per Covid del 30%.

Lo svolgimento del nuovo studio. approfondimento. Pillola anti-Covid, come funzionano i farmaci di Merck e Pfizer. Merck e Ridgeback Biotherapeutics hanno spiegato che ora sono disponibili i dati di tutti i partecipanti iscritti nel trial (1.433 persone). (Sky Tg24)

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Quindi su questi vaccini sappiamo molto di più rispetto a tanti altri farmaci che la gente usa quotidianamente senza farsi troppi problemi. Con una terapia di durata breve, 5 giorni, si può ottenere una riduzione importante del rischio di essere ricoverati in ospedale e del rischio di morire. (Livesicilia.it)

Lo ha dichiarato lo stesso produttore del molnupiravir che aveva lavorato allo sviluppo del farmaco insieme al partner Ridgeback Biotherapeutics. Ma a distanza di un mese, su 1'433 persone a cui è stata somministrata la cura, l'efficacia nel ridurre ricoveri e decessi è scesa al 30%. (Ticinonline)

“Purtroppo c’è ancora gente che parla di vaccini sperimentali, ma si tratta di una cosa che non ha il minimo fondamento –ha dichiarato Popoli-. “Si tratta di due antivirali, di molecole che servono a combattere il virus, quindi devono essere somministrati nelle fasi iniziali della malattia, quando c’è ancora il virus in giro –ha affermato Popoli-. (Stretto web)

La Food and Drug Administration statunitense ha svelato il suo rapporto preliminare sulla pillola anti-Covid sviluppata da Merck, dimostratasi efficace nel trattamento della malattia ma sconsigliata alle donne incinte. (Leggo.it)

In particolare, molnupiravir ha ridotto il rischio di ospedalizzazione o morte dal 9,7% nel gruppo placebo al 6,8% che ha ricevuto il farmaco, per una riduzione assoluta del rischio del 3% e una riduzione del rischio relativo del 30%. (Il Messaggero)

Quindi, questi farmaci rappresentano sicuramente un’arma promettente. Quando saranno disponibili, quindi, questi due farmaci antivirali potrebbero essere usati per emergenza, in attesa dell’autorizzazione dell’Ema” (Il Fatto Quotidiano)