Tavolo Asilo, nei Cpr psicofarmaci,tentati suicidi e zero diritti: anche a Caltanissetta. I dati dopo le visite con i parlamentari in otto Centri

il Fatto Nisseno INTERNO

Circa 500 persone “trattenute”, in otto centri gestiti da privati. Centri che sono un inferno. E’ quanto emerso dal dossier presentato oggi dal Tavolo Asilo e Immigrazione dopo le visite nei Cpr italiani di parlamentari che fanno capo ai partiti di opposizione, Pd, Movimento 5Stelle, Verdi e Sinistra Italiana, +Europa, e dei consiglieri regionali degli stessi gruppi. La visita di “monitoraggio” è stata effettuata in 8 Cpr: Gradisca d’Isonzo (Gorizia), Macomer (Nuoro), Milano, Roma, Palazzo San Gervasio (Potenza), Bari, Restinco (Brindisi), Caltanissetta (il Fatto Nisseno)

Ne parlano anche altri giornali

Gli episodi di violenza nel Cpr (Centro di permanenza per il rimpatrio) di via Corelli a Milano sono continuati anche dopo l’inchiesta della Procura che aveva portato al commissariamento della struttura, gestita dalla società La Martinina. (La Repubblica)

Il CPR di Gradisca 500 vite rinchiuse nei CPR tra psicofarmaci e violazione dei diritti (Nigrizia.it)

Gli episodi nel centro di permanenza per il rimpatrio, commissariato da dicembre, sarebbero avvenuti tra il 10 e il 18 febbraio scorso, raccontano Riccardo Tromba, presidente del Naga, e Nicola Cocco medico della rete “Mai più Lager” (TGR Lombardia)

Fino a un anno e mezzo di detenzione senza avere commesso nessun reato, ma solo un’irregolarità amministrativa. Somministrazione massiccia e sistematica di psicofarmaci. Impossibilità di fatto per i “trattenuti” di far valere i propri diritti, dalla difesa alla salute. (Avvenire)

Così dal carcere in cui aveva scontato una condanna per furto è finito nel Cpr di Macomer, dove lo hanno visitato la deputata Avs Francesca Ghirra e le associazioni Naga e Mai più Cpr. Nonostante ciò, un medico in Lombardia lo ha giudicato idoneo al trattenimento. (il manifesto)

Questo è quanto emerge rispetto alle condizioni di vita delle persone “trattenute” negli otto Centri di permanenza per il rimpatrio italiani – ovvero, Gradisca d’Isonzo (Gorizia), Milano, Roma, Palazzo San Gervasio (Potenza), Bari, Restinco (Brindisi), Caltanissetta e Macomer (Nuoro) – secondo il dossier realizzato dalle circa quaranta organizzazioni che fanno parte del Tavolo Asilo e Immigrazione. (Il Fatto Quotidiano)