MotoGP, Quartararo: "Non ho nulla da perdere, stravolgerò la M1 anche a Jerez"

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La M1 è un work in progress, una moto che ha ancora bisogno di tante cure prime di essere competitiva. Quartararo lo sa bene e infatti il francese sembra essere più concentrato sul futuro che sul presente. Ora bisogna gettare le basi per la rinascita ancora prima di preoccuparsi dei risultati. Anche a Jerez, un circuito una volta amico della Yamaha, dove nel 2020 Fabio aveva conquistato la sua prima vittoria in MotoGP (GPOne.com)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il miglior tempo di giornata lo ha fissato Fabio Di Giannantonio in 1:36.405 con 87 millesimi su Maverick Vinales e 122 su Franco Morbidelli. (OA Sport)

La Yamaha non sta passando ovviamente un momento felice in MotoGP, ma non si può certo dire che manchi l’impegno da parte di Iwata per cercare di cambiare la situazione. Nei test di Jerez infatti sono state portate moltissime novità ( tutte le foto) che sia Fabio Quartararo che Alex Rins hanno potuto mettere alla prova. (GPOne.com)

Tante novità in casa Yamaha nei test ufficiali di Jerez: "Abbiamo provato diverse cose: nuovo telaio, elettronica, aerodinamica e forcellone - ha spiegato Quartararo a Sky -. La prima impressione che ho avuto sul nuovo telaio non è stata negativa, ora ne parleremo con la squadra e vedremo se portarlo già a Le Mans. (Sky Sport)

La Casa di Iwata ha mostrato un grande sforzo tecnico portando in pista molte novità: telaio, forcellone, elettronica e un aggiornamento di carena, con un triplano sul cupolino. Yamaha ha sicuramente compiuto un passo in avanti dopo il test MotoGP di Jerez de la Frontera. (Corse di Moto)

Una moto tutta nuova, partendo dalla carena, dall’aerodinamica, dagli aggiornamenti sul motore e sull'elettronica e tanto altro sotto le plance. Non c’è stata la ricerca del tempo, il migliore è stato Fabio Di Giannantonio, mentre Fabio Quartararo ha chiuso diciottesimo, ma lo scopo era provare le nuove componenti e tracciare una direzione di sviluppo da seguire tra il gran premio di Le Mans e i test del Mugello. (Quotidiano Sportivo)

Il motivo è semplice: i piloti ufficiali della Casa di Iwata avevano bisogno di provare le tante novità portate (grazie anche alle “superconcessioni” introdotte quest'anno) che dovrebbero permettere sia ad Alex Rins che a Fabio Quartararo di risalire finalmente la classifica dopo un inizio di stagione non semplice. (Motosprint)