Per la prima volta in Italia paziente con aritmia cardiaca ventricolare sottoposto ad ablazione con robot al Mauriziano di Torino

Quotidiano Piemontese SALUTE

Solo la risonanza magnetica cardiaca è in grado di visualizzarle.

Il robot dialoga con la risonanza magnetica e cura le aritmie.

Per la prima volta in Italia un paziente di 65 anni, affetto da una grave forma di aritmia cardiaca ventricolare minacciosa per la vita con rischio di arresto cardiaco in cardiomiopatia, é stato sottoposto ad una procedura di ablazione con un robot, presso l’ospedale Mauriziano di Torino. (Quotidiano Piemontese)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Solo la risonanza magnetica cardiaca è in grado di visualizzarle. Torino, 2 dicembre 2019 – Il robot dialoga con la risonanza magnetica e cura le aritmie. (insalutenews)

Per la prima volta in Italia paziente con grave forma di aritmia cardiaca ventricolare é stato sottoposto ad una procedura di ablazione con un robot, presso l'ospedale Mauriziano di Torino. La risonanza magnetica cardiaca è stata eseguita dalla dottoressa Chiara Lario, presso la Radiologia, reparto diretto dal dottor Stefano Cirillo. (TorinOggi.it)

Per la prima volta in Italia un paziente di 65 anni, affetto da una grave forma di aritmia cardiaca ventricolare minacciosa per la vita con rischio di arresto cardiaco in cardiomiopatia, é stato sottoposto ad una procedura di ablazione con un robot, presso l’ospedale Mauriziano di Torino. (Tecnomedicina)

Il ruolo del robot. Come spiegato dettagliatamente in un comunicato stampa diramato dalla rinomata struttura ospedaliera torinese, ‘Stereotaxis’ ha localizzato le lesioni aritmogene con un mappaggio elettrico del cuore, utilizzando informazioni estratte dalla risonanza magnetica cardiaca. (Sky Tg24 )

Nel corso delle due giornate, i Cardiologi dell’Ospedale saranno inoltre a disposizione del pubblico per rispondere alle domande dell’utenza, proponendo momenti dedicati all’informazione ed alla prevenzione dei disturbi del ritmo cardiaco. (insalutenews)

Per questo motivo i medici dell’ospedale Mauriziano di Torino l’hanno utilizzato per la prima volta per curare un paziente, un 65enne che era stato colpito da un grave arresto cardiaco. In alcune forme di aritmia, spiega anche Repubblica, i medici hanno difficoltà a individuare le lesioni all’interno del cuore. (Thesocialpost.it)