Sophie Kinsella choc: ho un cancro al cervello Milioni di lettori in ansia

LONDRA. Un cancro al cervello «aggressivo», diagnosticato un anno e mezzo fa. È l’incubo con cui deve fare i conti Sophie Kinsella, prolifica scrittrice inglese di best seller tradotti in tutto il mondo, secondo quanto ella stessa ha voluto rivelare ieri all’opinione pubblica e ai suoi milioni di lettrici e lettori in un messaggio da cui traspaiono una spinta al coraggio più forte della paura e un understatement profondamente british: filtrati dalla sensibilità verso la propria famiglia e da un impavido desiderio di «normalità», malgrado tutto. (Il Centro)

La notizia riportata su altri media

La malattia di Alzheimer (spesso chiamata semplicemente Alzheimer) è la forma di demenza più comune nella popolazione al di sopra dei 65 anni e comprende circa il 60% di tutti i casi di demenza. (Frosinone News)

credits: video ANSA 01:21 (alfemminile.com)

«Quello che mi fa sentire molto meglio – ha detto Kinsella – è quest’ondata di amore che ho sentito arrivare da tutti voi cari lettori. (leggo.it)

Sophie Kinsella ringrazia i fan dopo l'annuncio del tumore al cervello: «Travolta da un'ondata di amore»

Sophie Kinsella e il cancro al cervello: "Travolta da un'ondata d'amore" (Liberoquotidiano.it)

Ci vuole coraggio per fare come Sophie Kinsella, mostrarsi fragile e stanca, e condividere in pubblico una malattia che è già una sentenza di morte, perché oggi il glioblastoma è il tumore al cervello più aggressivo, non si può curare, puoi solo rallentarne la corsa, allontanare il più possibile il punto di non ritorno, quando toglierà ogni forza al paziente, offenderà la sua dignità, lo costringerà ad affidarsi totalmente alla cura dei familiari o degli amici più stretti. (Corriere della Sera)

“È ancora difficile dire ad alta voce che ho il cancro al cervello – spiega nel video – Non ci sono ancora abituata”. Non so cosa mi aspettassi, ma sono rimasta davvero sopraffatta da quanto siete stati generosi, affettuosi e amorevoli con me e con la mia famiglia”. (Il Fatto Quotidiano)