Rohani all’Occidente: “Arricchiamo l’uranio oltre il limite posto dal trattato”

La Stampa ESTERI

Sempre Rohani ha spiegato che «la risposta militare» per l’uccisione di Qassem Soleimani, «è stata data» ma adesso tocca ai Paesi della regione spingere al ritiro l’America.

Il duello fra la Repubblica islamica e gli Stati Uniti si è allargato anche agli alleati europei firmatari dell’intesa.

L’Iran accusa l’Europa di essersi fatta «bullizzare» da Donald Trump e minaccia «non resteremo con le mani in mano, abbiamo più uranio arricchito» di prima del Trattato siglato nel 2015.

Il leader iraniano ha anche avvertito che non soltanto i soldati americani ma anche quelli europei «sono esposti a rischi» in questa situazione. (La Stampa)

Su altre fonti

Come siamo arrivati qui Nel 2015 il governo di Rouhani ha negoziato l’intesa con i «5+1», i membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite più la Germania. La minaccia dei dazi L’Europa ha difeso a lungo l’accordo del 2015 ma non è riuscita a contrastare l’effetto delle sanzioni americane. (Corriere della Sera)

All'inizio di gennaio, dopo l'assassinio del generale Soleimani, l'Iran ha deciso di smettere di adempiere all'ultima "limitazione chiave prevista dall'accordo sul nucleare", ovvero quella relativa al numero delle centrifughe. (Sputnik Italia)

«Abbiamo dimostrato nella pratica - ha detto Rohani - che per noi è possibile interagire con il resto del mondo. Parla il presidente iraniano Hassan Rohani. (Il Messaggero)

Rouhani ha quindi lanciato una (non troppo) velata minaccia alle truppe delle due potenze occidentali presenti in Medio Oriente. Il presidente iraniano ha quindi richiesto agli Stati Uniti di “chiedere scusa a Teheran” per i suoi “crimini precedenti”. (Money.it)