Consulenza finanziaria, Azimut Holding raddoppia e lancia una nuova banca digitale

Wall Street Italia ECONOMIA

Novità importante nel mondo della consulenza finanziaria italiana. Oggi Azimut Holding ha annunciato il lancio di una nuova banca digitale prevedendo lo spin off di parte della sua rete di consulenti finanziari. Un’operazione che dovrebbe concludersi con la quotazione a Piazza Affari della nuova società indipendente dal Gruppo Azimut entro quest’anno. Vediamo tutto nell’analisi. Il progetto della banca digitale In particolare, in occasione dell’odierna riunione annuale che vede coinvolti i circa 2000 aderenti al patto di sindacato di Azimut Holding sono state tratteggiate le macro linee guida di un nuovo progetto per la creazione di una nuova fintech bank che andrà sottoposto alle autorizzazioni delle competenti Autorità di Vigilanza una volta completato il disegno dell’operazione. (Wall Street Italia)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Si tratta essenzialmente di una divisione della rete italiana di consulenti finanziari del gruppo Azimut. C'è questo nei piani di Azimut, che ha presentato nei giorni scorsi questo nuovo progetto. (QuiFinanza)

Il progetto deliberato dal Cda prevede lo spin off di una parte della rete italiana di consulenti finanziari che confluirà in una nuova banca digitale con l’obiettivo di quotarla entro 6-9 mesi. (Il Sole 24 ORE)

Ora andremo a vedere quali novità ci sono in casa Azimut. La società sta progettando di lanciare una nuova banca fintech, con il progetto che sarà sottoposto alle autorizzazioni delle Autorità di Vigilanza una volta completato. (Proiezioni di Borsa)

Tramite uno spin off parziale della Rete di Consulenti Finanziari in Italia Azimut vuole dar vita ad una nuova fintech bank quotata.Ai consulenti finanziari della nuova realtà sarà assegnato ogni anno il 2% del capitale. (Corriere della Sera)

In apertura della conferenza stampa dello scorso 28 marzo in Milano per la presentazione del nuovo progetto relativo alla banca digitale, il presidente di Azimut, Pietro Giuliani ha esordito con un’interessante metafora che ben spiega una delle motivazioni alla base dell’iniziativa “In questi anni le principali reti italiani hanno il tiro al piccione con i nostri consulenti, reclutandone diversi forti del loro modello bancario. (Bluerating.com)

Il suo valore sarà «tra 1,8 e 2,2 miliardi», ha specificato ieri Giuliani aggiungendo che l’obiettivi è raggiungere «160 milioni di utile netto» nel primo anno di attività. Si tratta di una fintech, in cui confluiranno mille promotori finanziari del gruppo e che avrà all’avvio almeno 20 miliardi di masse in gestione. (ilGiornale.it)