Mamma e figlio fanno squadra e investono in via Rinchiosa: «È il sogno di una vita, non potevamo rinunciare»

La Voce Apuana INTERNO

Così, quando qualche mese fa si le è presentata la possibilità di investire in via Rinchiosa, in pieno centro a Marina di Carrara, non ci ha pensato due volte.

Il figlio, Nicolò Tenerani, 24 anni, è la sua spalla.

“A dir la verità – spiegano i due – in queste due settimane di apertura non abbiamo riscontrato nulla, se non qualche schiamazzo

Anche del dubbio se investire o no nella “via della movida”, certamente molto frequentata, ma anche costantemente al centro dei riflettori. (La Voce Apuana)

Ne parlano anche altri media

Non aveva neppure 23 anni e le sue foto su Instagram e Facebook raccontano la vita di una bella ragazza, in posa per un selfie, con le amiche o con il fidanzato. DALL’INVIATA A PISTOIA. (La Stampa)

Muore in fabbrica a Prato, Alberto, il fidanzato di Luana: "Avrebbe fatto di tutto per rendermi felice. Muore in fabbrica a Prato, la madre della 22enne Luana D'Orazio: "Lavorava per costruirsi un futuro". (La Gazzetta di Mantova)

Che direbbe ora alla sua mamma biologica, se ce l’avesse davanti? Io non mi capacitavo del rifiuto a sottoporsi al prelievo perché mi avrebbe tolto la vita che aveva deciso di donarmi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

«Il nostro primo pensiero adesso è per il bambino di Luana, 5 anni e mezzo, ragazza madre, che amava tanto la vita. Aveva tanta voglia di lavorare per costruirsi un futuro perché era fidanzata da due anni», ha aggiunto la donna. (leggo.it)

La mamma di Marco Vannini, la signora Marina Conte, è andata al cimitero di Cerveteri per portare fiori sulla tomba del figlio. Le prime parole di mamma Marina: "Giustizia è fatta". "Una settimana fa ho sono sognato Marco, era bello, stava al mare e mi diceva ‘Mamma andrà tutto come deve andare stai tranquilla'. (Fanpage.it)

La fotografa 37enne Zoë Noble ha sempre saputo che non sarebbe diventata madre. Ma sentendosi troppo spesso giudicata per la sua scelta, crescendo ha cominciato a immortalare altre ragazze che la pensavano come lei e così è nato il progetto We are Childfree: un sito, una mostra, ma anche un podcast, quasi una sorta di manifesto alla libertà di scelta (La Repubblica)