Conte, Di Maio, Draghi: chi ha vinto e chi rischia di perderci (e molto) con la scissione M5s

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Ovvero ufficialmente stare con Conte e ufficiosamente aiutare Di Maio, che coinvolgerebbe nel suo progetto anche il sindaco di Milano Beppe Sala, molto vicino all’ex comico.

In primo luogo perché il M5s rischia di trovarsi proprio quel campo già occupato alle prossime elezioni.

E allora a farne le spese potrebbe essere proprio Draghi

Un Grillo non così entusiasta (eufemismo) di Conte potrebbe attendere i risultati per fare quello che aveva in mente di fare già tempo fa: salutare Giuseppe. (Open)

Se ne è parlato anche su altri media

Tra i presenti in sala, pronti a seguire Di Maio nel nuovo progetto politico, la sottosegretaria Laura Castelli, l'ex-Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, ma anche esponenti storici del M5s quali Carla Ruocco, Mattia Fantinati e Francesco D'Uva Una cinquantina tra deputati e senatori hanno deciso di seguirlo, facendo perdere al loro ex-gruppo la maggioranza relativa in Parlamento. (Repubblica TV)

Per il nuovo partito di Di Maio arrivano le prime aperture di credito La pensa certamente così il ministro Stefano Patuanelli, uscito poco fa dalla sede del Movimento: «L’appoggio al governo non è in discussione», ha detto. (Open)

La scissione toglie ai 5 Stelle di Giuseppe Conte il 'primato' di gruppo più numeroso. Seguono i 5 Stelle con 105, il Pd con 97, Forza Italia con 83, il Misto con 67. (Adnkronos)