Fabiano Amati lascia il PD

OsservatorioOggi INTERNO

Fasano – Dopo mesi di polemiche con il Governatore delle Regione Puglia Michele Emiliano, il presidente della Commissione Bilancio Fabiano Amati lascia il partito democratico per aderire ad Azione. Con Amati abbandona il PD anche un altro consigliere regionale, Ruggiero Mennea. Questa sera (6 dicembre) Amati è stato nominato commissario regionale di Azione per la Puglia L'ufficializzazione del passaggio, con la costituzione del nuovo gruppo nel Consiglio regionale pugliese, è prevista per domani 7 dicembre, con una conferenza stampa in programma alle 11.30 nella sala Campione del palazzo di via Gentile: interverrà il leader nazionale di Azione, Carlo Calenda. (OsservatorioOggi)

Ne parlano anche altri giornali

Calenda in Azione... in Puglia: si molla il Pd, ma non la poltrona. Debutto dei calendiani: all’opposizione restando in maggioranza (LA NOTIZIA)

Calenda lo chiama «ras» e «sultano», Emiliano lo accusa di aver compiuto «un atto scorretto» precisando che chi va con il leader di Azione «è fuori dalla maggioranza» e i componenti del gruppo calendiano alla Regione non ci pensano due volte, contrattaccano e annunciano a stretto giro che non sosterranno la giunta. (Corriere del Mezzogiorno)

«La Puglia non è il sultanato di Emiliano, la Puglia è una grande regione italiana che partecipa al Pnrr e che si sta modernizzando, non è il posto dove Emiliano fa qualsiasi cosa e niente può essere fatto senza Michele Emiliano». (quotidianodipuglia.it)

Nessun dialogo politico è mai stato intrapreso con Azione e Italia Viva, che hanno fatto sempre una ferma opposizione alla nostra amministrazione sia prima che dopo le elezioni regionali». «La nostra è una coalizione che si basa su un programma condiviso e su intese politiche che sono il risultato di percorsi pubblici e trasparenti. (LecceSette)

"Il presidente Emiliano, aiutato dal rumore dei suoi giannizzeri, non ci vuole in maggioranza. E questo abbandono è purtroppo avvenuto sui dolori delle persone e non sulle sue solite manfrine di potere, giocando a soldatini con i vari gruppi politici e approfittando del buon appetito su posti e strapuntini. (La Repubblica)

Shadow (Corriere del Mezzogiorno)