Petrolio e Covid: così gli aerei a terra minacciano le raffinerie

Il Sole 24 ORE ECONOMIA

L’abbondanza e il prezzo basso sta anche spingendo a mescolare il cherosene destinato agli aerei ai carburanti per le navi.

Gran parte degli aerei, soprattutto quelli destinati a rotte di lungo raggio, continuano a rimanere a terra e la Iata teme che non si tornerà alla normalità prima del 2024.

In molti casi l’unica via di uscita per evitare perdite è rallentare l’attività, se non fermarla del tutto. (Il Sole 24 ORE)

Su altre fonti

Opec: 60anni di storia tra nuove alleanze e strategie. Nella difesa del petrolio, sempre più necessaria in tempi di Green Deal, ci sono alleati ai quali Riad non può rinunciare. (Il Sole 24 ORE)

Come l’impatto del covid-19 sulla domanda globale. Lo si evince leggendo in controluce il nuovo report della BP che presenta l’outlook 2020: tutti i vari scenari formulati dalla major assumono che stiamo vivendo oggi il periodo di picco nella domanda globale di petrolio. (Rinnovabili)

Il crollo del petrolio minaccia il regno saudita e l’austerità si fa dura. [email protected] In effetti, nello stesso frangente temporale, la produzione negli USA è crollata di 2,2 milioni di barili al giorno rispetto al picco record dei 13,1 toccato tra fine febbraio e metà marzo. (InvestireOggi.it)

Con le vacanze estive e gli spostamenti ripresi a pieno regime dopo una primavera enormemente difficile, c’era infatti ottimismo. Tuttavia, il coronavirus è ancora qui: e le raffinerie temono nuovi lockdown, in grado di affossare le quotazioni. (FormulaPassion.it)