Turchia: c'è anche Atsu, ex Chelsea, tra i dispersi sotto le macerie del terremoto

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Oltre al centrocampista dell'Hatayspor mancano all'appello il d.s. e l'interprete del club. Si teme siano intrappolati sotto le macerie Tra le migliaia di dispersi del terremoto che questa mattina ha devastato la Turchia c'è anche il ghanese Christian Atsu, 31enne dal robusto curriculum europeo. Trequartista, grande promessa una decina di anni fa, il Chelsea lo comprò dal Porto e poi lo prestò a Vitesse, Everton, Bournemouth, Malaga e Newcastle (La Gazzetta dello Sport)

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Il racconto: "Sconvolgente" La pallavolista di Tradate, provincia di Varese, racconta la situazione di assoluta emergenza. "Qui ad Adana la situazione è drammatica: abbiamo cercato in qualsiasi modo di uscire dalla città ed è stato difficile, ma siamo riusciti a prendere un pullman per Ankara". (IL GIORNO)

Un terremoto tra i più devastanti degli ultimi decenni, capace di spostare il suolo di almeno 3 metri, 500 volte più forte di quello di Amatrice del 2016 e 22 volte di quello dell’Irpinia del 1980. Una potenza pari a quella di 130 bombe atomiche: è questa la forza deflagrante sprigionata dal sisma verificatosi nella notte tra domenica e lunedì nel Sud della Turchia, al confine con la Siria. (Tiscali Notizie)

Tra i dispersi c’è un italiano Devastante sciame sismico. (Corriere della Sera)

Tutto è avvenuto alle prime ore della mattina, appena le squadre di ricerche e soccorso hanno iniziato le attività per individuare i sopravvissuti e, purtroppo, i corpi senza vita. (La Stampa)

La frequenza con cui la terra ha continuato a tremare e la possibilità che nuovi eventi sismici si manifestino nella regione hanno portato gli esperti a parlare di “epidemia sismica”, ovvero di un fenomeno che può durare per giorni, mesi o anni, e ripetersi nel tempo come, in qualche caso, avvenuto in passato. (Fanpage)

Il sisma che ieri ha travolto, con una scossa di magnitudo 7.8 una vasta regione compresa tra la Turchia meridionale e la Siria settentrionale (una seconda scossa di magnitudo 7.5 si è abbattuta sulla Turchia), causando oltre 2.600 morti (ma il bilancio rischia di aggravarsi), non ha risparmiato gli edifici storici. (Il Manifesto)