Crescere con i papà limita i rischi di povertà e abbandono scolastico

Il Sole 24 ORE INTERNO

Non più assenti e autoritari, ma sempre più presenti nella vita dei figli tanto da incidere fortemente sulla loro crescita. Sono i nuovi papà, lontani dal modello del secolo scorso, ma ancora alla ricerca di un proprio ruolo e spazio nella cura dei figli, finora demandata quasi esclusivamente alle madri. L’ultimo rapporto Istat sui “Tempi della vita quotidiana” del 2019 mostrava infatti che tra i genitori di figli minorenni esistono ancora vistose differenze di genere nel tasso di partecipazione alla cura. (Il Sole 24 ORE)

La notizia riportata su altre testate

L’obiettivo è capire, in particolare, quali potrebbero essere le soluzioni in grado di favorire la conciliazione vita-lavoro e a incoraggiare la co-genitorialità, vale a dire la piena condivisione delle responsabilità genitoriali all’interno della coppia. (Il Sole 24 ORE)

Si potrebbe riassumere così la situazione dei congedi di paternità in Italia. Ad oggi la legge italiana garantisce 10 giorni obbligatori e uno facoltativo solo per i padri lavoratori dipendenti, sia pubblici sia privati, retribuiti al 100%, fruibili tra i due mesi precedenti e quelli successivi al parto. (Il Sole 24 ORE)

In Italia il tasso di utilizzo del congedo di paternità - dicono i dati - è più che triplicato fra il 2013 e il 2022. Ha più di 30 anni, vive al Nord, lavora in imprese di media-grande dimensione con un contratto di lavoro stabile e ha un reddito medio-alto. (TGR Lombardia)

Oggi ci pensa papà. Non arrivano ancora ai livelli delle madri ma in dieci anni hanno fatto un grande salto in avanti. (leggo.it)

Questa norma consente ai padri di esercitare la loro funzione di presenza e di sostegno dopo il parto ed è fondamentale. Di Marianna Vazzana "Una buona notizia, il fatto che sempre più padri utilizzino il “congedo di paternità“ che spetta per legge. (IL GIORNO)

I papà bergamaschi? Tra i più presenti in assoluto nella vita dei loro figli, già dalla primissima età. L’elaborazione, realizzata sugli ultimi dati Inps disponibili, indica infatti come l'81% dei papà della nostra provincia opti per l'astensione lavorativa volontaria: un dato altissimo, in italia secondo solo a Pordenone (85%), Vicenza (83%) e Treviso (82%), con Bergamo che condivide il quarto posto insieme alla provincia di Lecco. (BergamoNews.it)