Mes, l'allerta delle banche: "Riforma senza informarci? Non compreremo più titoli di Stato italiani"

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la Repubblica ECONOMIA

Il mio problema è capire cosa fa la Repubblica italiana per tutelarlo, questo debito pubblico.

Le banche hanno 400 miliardi di debito pubblico italiano.

Riferendosi alla riforma del Meccanismo europeo di Stabilità e in particolare all'introduzione delle "clausole di azione collettiva", Patuelli lamenta di "non saperne nulla.

Patuelli ricorda che altri soggetti nazionali, accanto alle banche, hanno puntato sul debito pubblico italiano. (la Repubblica)

Ne parlano anche altre fonti

"Se la riforma del Mes dovesse passare così com'è, non compreremo più titoli di stato. Durante uno sfogo davanti i giornalisti di Bruxelles, Patuelli lancia l'attacco contro il governo, in riferimento al consenso dato a giugno da Conte e Tria alla riforma del Mes. (Liberoquotidiano.it)

Se le condizioni relative al debito pubblico alterano o per maggiori assorbimenti o per interventi che favoriscano sinistri, è chiaro che le banche italiane sottoscriveranno meno debito pubblico". Un problema che l'Italia - a causa del suo debito pubblico a tre cifre - conosce bene vista la limitata capacità di manovra. (Today)

"Se le condizioni relative al debito pubblico cambiano, è chiaro che le banche italiane sottoscriveranno meno debito pubblico. Leggi Anche Ue, Patuelli (Abi): “Italia partecipi di più o rischia un nazionalismo mediterraneo”. (Il Fatto Quotidiano)

Poi il CEO dell’ABI ha incalzato: ”cosa fa la Repubblica per tutelare il debito pubblico, non si tratta di debito delle banche. Le nostre banche sono infatti le detentrici di gran parte del debito pubblico nostrano. (Proiezioni di Borsa)

Lo ha detto il presidente dell'Abi Antonio Patuelli parlando a Bruxelles con i giornalisti e commentando la prossima riforma del Fondo salva stati. "Siamo liberi di comprare titoli sovrani, non abbiamo un vincolo di portafoglio e in questa fase abbiamo circa 400 miliardi di debito pubblico italiano. (Yahoo Finanza)

Quindi l’avvertimento: «Se le condizioni relative al debito si alterano, o per maggiori assorbimenti o per elementi che favoriscono sinistri, è chiaro che le banche sottoscriveranno meno debito pubblico. (Lettera43)