Assalto Umberto I, D’Amato: «Ripristinare i posti di polizia negli ospedali»

Il Messaggero INTERNO

La situazione dell’altra sera (l’attacco al PS del policlinico Umberto I) ci sarebbe stato lo stesso ovviamente dato il livello di aggressività, violenza e di follia».

Lo ha detto l’assessore alla Salute della Regione Lazio, Alessio D’Amato a 24 Mattino su Radio 24

Bisogna elevare il livello di sicurezza, a volte la presenza di un posto di Polizia è un deterrente nei confronti di chi vuole compiere atti violenti. (Il Messaggero)

Ne parlano anche altre testate

L’uomo sostiene di essere stato aggredito dalla polizia in largo Chigi perché, racconta, avrebbe chiesto agli agenti di aprire le transenne e di far passare i manifestanti. L’aggressore, un 50enne, si sarebbe rifiutato alle cure dei sanitari che, racconta a Repubblica, lo avrebbero deriso e preso a calci. (Il Riformista)

Ospite di 'In primo piano', rispondendo alla domanda se dopo le violenze al Pronto Soccorso dell'Umberto I, D'Amato ha spiegato quanto sia necessario aumentare la sicurezza negli ospedali: "Devono essere un deterrente contro chi vuole compiere atti violenti", ha aggiunto. (RomaToday)

na delle porte del pronto soccorso del policlinico Umberto I dove la notte scorsa alcuni manifestanti No Vax hanno danneggiato alcune porte e stanze, Roma 10 ottobre 2021. La sua storia la racconta Repubblica Roma:. (L'HuffPost)

Paolo, 50 anni, una moglie e tre figli, è l'uomo che nella notte tra sabato e domenica avrebbe aggredito tre infermieri e due poliziotti ingenerando l'assalto al pronto soccorso dell'Umberto I (Repubblica Roma)

Tra loro c’era anche il solito battaglione di chi vuole menare le mani e spaccare cose, preferibilmente contro le forze dell’Ordine: lo fanno allo stadio, la sera davanti ai bar, per loro i cortei sono come la prima alla Scala. (Quotidiano Sanità)

"Il Policlinico è diventato il luogo di riferimento delle donne - racconta il direttore generale Fabrizio d'Alba -. "Un unico luogo in cui i servizi ruotano attorno alle donne e non viceversa - afferma l'assessore alla sanità della Regione Lazio Alessio D'Amato. (RomaToday)