Stellantis, Tavares: "Nel 2025 sarà elettrico il 38% delle auto che venderemo in Europa"

la Repubblica ECONOMIA

Se nel 2021 le auto con alimentazione elettrica in Europa rappresenteranno il 14 per cento delle vendite totali, questa percentuale è prevista salire al 38 per cento nel 2025 e al 70 per cento nel 2030.

In Europa ci sarà spazio per un’ulteriore fabbrica di batterie, sulla cui collocazione sono già in corso delle valutazioni

Entro il 2025 tutte le auto passeggeri del gruppo automobilistico vendute in Europa avranno una versione con motore totalmente elettrico o ibrido plug-in. (la Repubblica)

La notizia riportata su altri giornali

“Il problema che in questo momento abbiamo è che il governo è completamente assente da un confronto che invece noi riteniamo assolutamente necessario”. Tutte e due le società registrano un calo dei ricavi, pari rispettivamente a 86,6 miliardi (-20%) e a 60,7 miliardi (-18,7%). (Il Fatto Quotidiano)

L’elettrificazione è stato il minimo comune denominatore anche di Stellantis, come ha spiegato sempre John Elkann, Presidente anche del nuovo Gruppo, creatura nata dalla fusione PSA-FCA. “Il 2020 - ha detto - è stato anche un anno di contrasti, che ha visto insieme momenti di crisi e creatività. (Auto.it)

Piuttosto chiediamo un confronto sul piano industriale in vigore e sulle nuove strategie vista la situazione difficile di tutto il settore. Tuttavia non ha fugato tutti i nostri dubbi e timori, che approfondiremo nei prossimi confronti sia a livello locale sia nazionale (Ufficio Stampa Basilicata)

L’obiettivo in questo senso non cambia: nel 2021 bisogna triplicare le vendite elettrificate rispetto allo scorso anno, un concetto ribadito dallo stesso Elkann già qualche settimana fa A presiedere l’evento c’era John Elkann, il presidente del gruppo nato dalla fusione tra i gruppi FCA e PSA, che ha chiarito la sua visione sul progetto di Stellantis, spiegando come la sua filosofia sia esattamente la stessa del CEO del gruppo Tavares. (FormulaPassion.it)

In particolare il tema riguarda le fabbriche italiane che, secondo la dichiarazione rilasciata dal Ceo dopo le visite a Mirafiori a Grugliasco, presentano costi maggiori («non salariali») rispetto a quelle francesi (Corriere della Sera)