In piazza la rabbia dei lavoratori: "Siamo esposti a troppi rischi. Questo è un sistema malato"

LA NAZIONE INTERNO

"L’unico crollo giusto è quello dello sfruttamento". Uno striscione, tante bandiere e una presenza importante di lavoratori, cittadini e sindacati ha riempito piazza della Vittoria a Empoli ieri mattina nell’ambito dello sciopero di 4 ore indetto da Cgil-Uil (8 ore per il settore edile).Tre le ragioni della mobilitazione: zero morti sul lavoro, una giusta riforma fiscale, un nuovo modello sociale e di fare impresa. (LA NAZIONE)

Se ne è parlato anche su altre testate

Dietro i freddi numeri ci sono storie di vite interrotte e di famiglie distrutte. Ma i numeri servono comunque per delineare i confini di quella che Cgil Marche e Uil Marche, a fronte di altri 28 morti sui luoghi di lavoro nel 2023, più altri due nel primo bimestre 2024, non esitano a definire “una vera e propria guerra civile”. (Senigallia Notizie)

Il grido "adesso basta" che corre lungo tutta l’Italia, si snoda anche a Reggio attraverso il corteo di sciopero generale nazionale indetto da Cgil e Uil, al quale hanno aderito quattromila lavoratori, che sfila in centro città per arrivare davanti alla Prefettura. (il Resto del Carlino)

COSENZA – In una manifestazione che ha colorato le strade di Cosenza con striscioni incisivi e taglienti, lavoratrici e lavoratori del comparto privato, rappresentati dalla Cgil e dalla Uil, hanno espresso ferma determinazione nel rivendicare maggiore sicurezza sul lavoro e abbattere il flagello della precarietà. (Quotidiano del Sud)

In piazza per difendere lavoro e pensioni, nella provincia dove l’occupazione fa spesso rima con precariato e la popolazione è la più anziana di Lombardia. Sono solo alcune delle ragioni dello sciopero generale di quattro ore, indetto ieri dai sindacati Cgil e Uil e culminato con un presidio di un centinaio di persone in piazza Guicciardi prima che una delegazione venisse ricevuta da un funzionario della Prefettura. (Necrologie La Provincia Pavese)

Il contrasto tra Cgil e Cisl deflagra. “In Italia si è svalutato troppo il lavoro e leggi introdotte in questi anni stanno favorendo un modello di fare impresa fondato sullo sfruttamento. (Il Fatto Quotidiano)

Protesta e mobilitazione per rivendicare al Governo "una nuova legislazione che contrasti il lavoro precario, i subappalti nella logica del ribasso, i contratti sfavorevoli per i lavoratori, gli scarsi controlli, l’inaccettabile scarsa sicurezza sul lavoro". (il Resto del Carlino)