Coronavirus, da Ferrero premio di 750 euro per chi lavora nei giorni dell'emergenza Coronavirus

Corriere di Rieti ECONOMIA

E' la decisione della multinazionale Ferrero, che premia dunque operai, dipendenti della rete vendita e quelli della logistica, che hanno assicurato la loro presenza e il loro lavoro nei giorni tra il 16 marzo e il 24 aprile.

I 750 euro lordi saranno parametrati - viene fatto sapere dall'azienda - a seconda dell'effettiva presenza in quei giorni lavorativi.

Un premio di 750 euro per chi ha lavorato nei giorni della pandemia di Coronavirus. (Corriere di Rieti)

Ne parlano anche altri media

La decisione rientra nell’ambito delle misure organizzative adottate dall’azienda, “la mente rivolta all’emergenza presente - spiega - ma anche al futuro, quando l’Italia sarà chiamata a ripartire nell’interesse di tutti”. (L'HuffPost)

Ha ridotto del 50% la forza lavoro sulle linee di Alba, incentivato ferie e permessi retribuiti. E ha messo a disposizione mascherine e termoscanner per gli operai negli stabilimenti. (Millionaire il mensile di business più letto)

C’è anche Amadori nella lista delle aziende che hanno pensato di premiare in qualche modo i dipendenti. Leggi anche: Coronavirus: Giovanni Rana premia dipendenti, aumento stipendi del 25%. C’è anche Ferrero tra le aziende virtuose che premiano i dipendenti o li salvaguardano. (InvestireOggi.it)

Per premiare i suoi dipendenti rimasti operativi nei giorni dell'emergenza coronavirus la Ferrero ha deciso di conferire loro un bonus di 750 euro. (Notizie.it )

Coronavirus, bonus ai dipendenti Ferrero. In una nota ufficiale diffusa dalla stessa azienda alimentare è possibile leggere: “Ferrero ha sempre la mente rivolta all’emergenza presente, ma anche al futuro, quando l’Italia sarà chiamata a ripartire nell’interesse di tutti“. (Yahoo Finanza)

Nella stessa nota Manley annuncia che il presidente Fca John Elkann e il Consiglio di Amministrazione rinunceranno al compenso “da qui alla fine del 2020”. A loro la Fca chiederà di accettare un differimento temporaneo del 20% dello stipendio per far fronte all’emergenza Covid-19. (Il Riformista)