Massimo Cacciari e la nuova Resistenza: «Ma quale pericolo fascista, quella che serve è una vera opposizione»

Corriere INTERNO

Mentre il centrosinistra si schiera compatto e rilancia convintamente il monologo di Antonio Scurati sull’omicidio Matteotti e il fascismo, con la richiesta esplicita alla maggioranza di dichiararsi antifascista, il filosofo Massimo Cacciari, già sindaco di Venezia, sbotta. «Macché antifascismo! Non ha più senso, questa parola. Non serve a niente chiedere di dichiararsi antifascisti. È inevitabile che in campagna elettorale si possa cercare ogni mezzo per colpire l’avversario, ma dal punto di vista culturale e storico non serve a nulla, non esiste alcun pericolo fascista». (Corriere)

La notizia riportata su altre testate

Alla fine la morale di questa storia l’ha detta Fiorello, a cui tocca pesare con ironia i fatti per quel che sono: «Questo è il record dei record: il monologo censurato più visto dei monologhi censurati. (Liberoquotidiano.it)

Elly Schlein e Giuseppe Conte, già finiti ai materassi dopo lo scandalo di Bari, hanno un’altra sconfitta su cui meditare. Gli italiani non si bevono la storiella del pericolo fascista. (Liberoquotidiano.it)

L’opera sistematica di rimozione e manipolazione della storia di questo Paese avvenuta negli ultimi trent’anni non tende solo a colpire l’importanza del 25 aprile e l’apporto delle formazioni partigiane alla liberazione dell’Italia dal Nazifascismo ma è stata utilizzata e viene utilizzata per colpire in maniera meticolosa quella carta costituzionale che rappresenta la principale eredità della resistenza (Il Lametino)

Nato il 24 agosto 1935 a Caporetto, è cresciuto in una famiglia modesta ma felice. (Ultime notizie dall'Italia e dal mondo)

Leggi tutta la notizia Ci risiamo. (Virgilio)

Ci avviciniamo alla data più bella dell’anno, il 25 aprile. La data nella quale le facce dei fascisti di ieri e di oggi si fanno più livide, le loro voci più stridule, il loro imbarazzo e fastidio sempre più evidenti. (Contropiano)