Caldo-record, le conseguenze sul sangue: iponatriemia, ecco cosa si rischia

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Inoltre anche assumere diuretici non aiuta in quanto aumentano la secrezione di acqua e sodio, specialmente negli anziani.

Secondo uno studio svedese il repentino cambiamento climatico con un riscaldamento globale sempre più persistente, potrebbe causare un aumento dei ricoveri per bassi livelli di sodio nel sangue, una patologia chiamata iponatriemia.

Nello studio svedese è emerso inoltre che il caldo è un fattore estremamente incisivo: esiste rischio 10 volte maggiore di ospedalizzazione nei giorni più caldi rispetto a quelli più freddi. (Liberoquotidiano.it)

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di Cristina Marrone. Secondo uno studio svedese il riscaldamento globale potrebbe causare un aumento dei ricoveri per bassi livelli di questo sale. Nello studio svedese invece i ricercatori hanno preso in considerazione solo i ricoveri dove la diagnosi principale era proprio l’iponatriemia severa, con una percentuale di pazienti evidentemente più bassa. (Corriere della Sera)