Casteldaccia, la tragedia nella tragedia: uno dei soccorritori scopre di avere un cugino tra le vittime

Giornale di Sicilia INTERNO

«Ho coordinato i soccorsi come succede spesso quando devi dare direttive per aiutare chi in momenti drammatici ha bisogno di aiuto. Quello che non ti immagini è che durante le operazioni poi scoprire che tra le vittime ci sono tuoi parenti». Parla uno dei soccorritori degli operai coinvolti nella strage di Casteldaccia che ha scoperto, durante il suo lungo turno di lavoro, che nella vasca in cui sono stati trovati i cadaveri c’era suo cugino, Giuseppe Miraglia, e che un altro, Giuseppe D'Aleo, è sopravvissuto per un caso. (Giornale di Sicilia)

Ne parlano anche altre fonti

Dopo ore di tentativi, all’improvviso, il tappo di liquami che impediva il lavoro della sonda è saltato e una massa di liquami e gas li ha investiti facendogli perdere i sensi. Sarebbe questa la dinamica dell’incidente costato la vita a 4 operai della Quadrifoglio Group e a un interinale dell’Amap. (La Voce di Bagheria)

PALERMO – “Chiediamo risposte immediate all’Ispettorato nazionale del lavoro, al ministro del Lavoro e alla Regione Siciliana”. È la posizione assunta da Fp Cgil Sicilia a seguito della strage di Casteldaccia, in cui 5 operai lunedì scorso hanno perso la vita per le esalazioni fognarie mentre stavano facendo manutenzione in un ambiente con alta concentrazione di gas tossico. (Livesicilia.it)

PARTINICO — «Pretendiamo giustizia, non deve accadere mai più. Nostro padre non era uno sprovveduto, aveva lavorato nei vigili del fuoco: è morto da eroe per aiutare gli altri». I figli di Ignazio Giordano, uno dei cinque operai asfissiati a Casteldaccia, vogliono sapere la verità sulla fine del padre che nel centro del Palermitano tutti definiscono «un gran lavoratore». (La Repubblica)

Al momento, tre delle salme si trovano nelle celle frigorifere del cimitero dei Rotoli, gli altri due invece si trovano all’ospedale Cervello. I corpi verrano portati domani mattina al Policlinico di Palermo. (Giornale di Sicilia)

“Comprendiamo la necessità di effettuare i lavori da tempo programmati nella tratta ferroviaria tra Spoleto e Terni, ma riteniamo assolutamente censurabile la mancata previsione da parte della Regione e di Trenitalia di alternative adeguate per chi abitualmente si sposta in treno per motivi di lavoro, studio, famiglia o salute. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Ma, non saprei per quale decisione, da tanti anni praticamente non la Regione non ha più ispettori. "I nostri ispettori tecnici dell'Ispettorato nazionale del lavoro non sono intervenuti a Casteldaccia perché, la Sicilia, essendo a statuto autonomo, ha la competenza in materia. (Adnkronos)