Deputati dem alla Columbia University, 'sgomberi il campus'

Il Messaggero Veneto ESTERI

In un segnale di un pressing politico in aumento sulla Columbia University, 21 deputati Dem hanno scritto al consiglio di amministrazione dell'ateneo chiedendo che la tendopoli degli studenti pro-palestinesi sul campus sia smantellata una volta per tutte. Finora erano stati parlamentari repubblicani a far pressione sui leader dell'università per porre fine alla protesta studentesca. "E' ora che l'università agisca con decisione e assicuri la sicurezza di tutti gli studenti sgomberando l'accampamento. (Il Messaggero Veneto)

La notizia riportata su altre testate

FINO A ORA a fare pressioni sulla rettrice della prestigiosa università newyorchese erano stati i politici repubblicani, ieri sono entrato in gioco i dem, fra cui l’ex leader della maggioranza democratica alla camera Steny Hoyer, e Adam Schiff, arrivato alla ribalta nazionale come procuratore capo nel primo processo di impeachment di Donald Trump. (il manifesto)

Nonostante l'approccio deciso dell'università, il timore che proteste simili a quelle in corso a New York si diffondano anche in Massachusetts è molto reale (ilGiornale.it)

L'onorevole Alessandra Ermellino entra a fare parte del Consiglio Nazionale di Centro Democratico. (Tarantini Time Quotidiano)

Alla George Washington University gli studenti hanno travolto le transenne a protezione dello University Yard, l’area centrale del … (Il Fatto Quotidiano)

Da settimane si moltiplicano nel mondo occidentale le manifestazioni pro palestinesi, proteste contro i governi che sostengono “il diritto di Israele a difendersi” in una guerra che ha già visto oltre 34mila palestinesi uccisi di cui un terzo bambini, nonché l’implicita accettazione della graduale espansione israeliana nei Territori che vede oggi la realtà di 750mila coloni occupare le terre palestinesi. (Notizie Geopolitiche)

Nei filmati che sono stati diffusi, si vedono decine di adolescenti, riuniti intorno a tende di fortuna nei pressi di una scuola che ora viene utilizzata come rifugio, mostrare cartelli con scritte di solidarietà all’indirizzo dei manifestanti, la cui azione, settimana dopo settimana, si fa sempre più diffusa e penetrante. (L'INDIPENDENTE)