Addio al grande pianista Maurizio Pollini

“Come possiamo sapere se abbiamo compreso il senso di una musica? Dall’emozione che ci procura”. Era raccolto in queste parole il significato della vita stessa di Maurizio Pollini, uno dei grandi musicisti del nostro tempo e punto di riferimento fondamentale nel panorama artistico del Teatro alla Scala per oltre cinquant’anni, scomparso oggi all’età di 82 anni a Milano. Molto selettivo, per sua stessa ammissione, nella scelta del repertorio, esteso anche se non particolarmente variegato, il pianista e direttore d’orchestra milanese è soprattutto noto per le sue interpretazioni di Beethoven, Chopin, Schubert, Schumann e della seconda scuola di Vienna (Schönberg, Berg e Webern). (Musicalnews.com)

Su altri media

Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha firmato oggi il decreto di nomina dell’ex amministratore delegato della Rai a nuovo sovrintendente. (Adnkronos) – Al Maggio Musicale Fiorentino inizia l’era di Carlo Fuortes. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Pollini era noto per le sue interpretazioni di opere di Beethoven, Schubert, Liszt, Mozart e Brahms. Nel 2007 vinse il Grammy Award per la "Miglior interpretazione strumentale solista" proprio per i suoi "Notturni" di Chopin (La Provincia di Cremona e Crema)

Il maestro aveva 82 anni. (Adnkronos) – E’ morto il pianista Maurizio Pollini. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

In effetti il musicista milanese si è fatto carico di port… Che la sua figura d’interprete abbia rappresentato il culmine non solo del secolo scorso ma di ben due secoli di storia del concertismo lo asseriva già quarant’anni fa il titolo di un fortunato libro di Piero Rattalino, Da Clementi a Pollini. (la Repubblica)

Questa sera, prima della recita del Guillaume Tell di Gioachino Rossini, il sovrintendente Dominique Meyer chiederà al pubblico di alzarsi in piedi e di osservare un minuto di silenzio per ricordare l’artista. (La Repubblica)

“II teatro non è stato in grado di accogliere tutto il pubblico e molti hanno ascoltato la musica in piazza, attraverso gli altoparlanti”. (La Repubblica)