Roccella contestata, le studentesse: non siamo strumenti di riproduzione

Il Sole 24 ORE INTERNO

Roccella contestata, le studentesse: non siamo strumenti di riproduzione 09 maggio 2024 Roma, 9 mag. - "Noi vogliamo dire che non vogliamo essere dei corpi cioè non vogliamo che il corpo della donna venga visto come uno strumento per la riproduzione e non vogliamo neanche che il fine ultimo della donna e il suo unico obiettivo venga considerato la maternità. Inoltre, Roccella ha detto che nessuno ci sta impedendo la nostra libertà ma è sempre lei che ha detto che 'l'aborto, purtroppo, è un diritto' e quindi appunto siamo venuti qua per ribadire questo e per ribadire il fatto che noi chiediamo nelle scuole un'educazione al consenso, un'educazione sessuo affettiva ed è tutto l'anno che lo chiediamo e che la proposta di Valditara non ci soddisfa e non ci soddisferà mai. (Il Sole 24 ORE)

Ne parlano anche altri giornali

"Piena e incondizionata solidarietà a Eugenia Roccella". Dopo la violenza delle transfemministe scatenatasi in mattinata contro il ministro per le pari opportunità e la famiglia, Giorgia Meloni è intervenuta in prima persona per stigmatizzare l'episodio ed esprimere il proprio sostegno alla componente dell'esecutivo. (ilGiornale.it)

Tutti con Roccella, per Mattarella “chi mette a tacere è contro la Costituzione”. Meloni: “Amano la censura” ROMA – “È ora di dire basta”, scrive Giorgia Meloni. E “basta” dicono tutti, a seguire. Governo o opposizione, destra e sinistra, il coro social di reazione alla contestazione contro la Ministra per la Famiglia Eugenia Roccella agli Stati Generali della natalità procede a ritmi serrati. (Dire)

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha telefonato alla ministra per la Famiglia Eugenia Roccella per esprimerle solidarietà per quanto accaduto stamattina agli Stati Generali della natalità, sottolineando che: "Voler mettere a tacere chi la pensa diversamente contrasta con le basi della civiltà e con la nostra Costituzione". (La Gazzetta del Mezzogiorno)

La ministra della Famiglia Eugenia Roccella è stata contestata in apertura del suo intervento agli Stati Generali della Natalità, al via oggi a Roma. La ministra della Famiglia ha lasciato il palco tra i fischi e lo slogan 'Sul mio corpo decido io' (LAPRESSE)

Un convegno che nasceva già divisivo, per i temi trattati, è diventato teatro di una contestazione senza confronto. Erano da poco passate le 9 all'auditorium della Conciliazione, quando è partito questo coro: “Ma quale stato, ma quale Dio, sul mio corpo decido io”. (L'HuffPost)

Torino, 9 mag. - "La mia solidarietà totale alla ministra Roccella, ce lo insegna il libro, quando nelle epoche storiche buie si è voluto bandire un autore o bruciare addirittura un libro - qualcuno ha anche proposto di non ospitare degli scrittori israeliani in questa occasione - quando qualcuno ha voluto mettere al bando delle idee, siamo sempre stati sulle soglie del pensiero totalitario, o totalizzante che dir si voglia; quindi piena solidarietà alla ministra Roccella e agli scienziati, scrittori e artisti che da qualunque paese vengano hanno diritto di cittadinanza". (Il Sole 24 ORE)