Open day della Prevenzione con la Lilt, una settimana di controlli anche a Campobasso

Primonumero SALUTE

Successo per l’Open Day della Prevenzione negli ambulatori dell’Ospedale San Timoteo di Termoli. Nell’ambito della Settimana Nazionale di Prevenzione Oncologica (SNPO), che ha preso il via proprio sabato 16, la LILT punta il focus sulla cultura della prevenzione e sulla promozione di uno stile di vita sano attraverso i cardini che sono visite di controllo periodiche, attività motoria e sana alimentazione. (Primonumero)

La notizia riportata su altre testate

La prevenzione primaria può eliminare o ridurre i fattori di rischio che possono determinare l’insorgenza del tumore e di altre gravi malattie. LILT celebra ogni anno durante la terza settimana di marzo la Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica per la promozione di un sano stile di vita e la protezione della salute di tutti. (La Busa)

NAPOLI – “A tavola con la Lilt – La prevenzione in giro per il mondo ”. E’ il tema della manifestazione enogastronomica sui i corretti stili di vita e sulla sana alimentazione, anche internazionale, organizzato dalla sezione napoletana della Lilt guidata dal professor Adolfo Gallipoli D’Errico con l’istituto alberghiero Ferraioli di Napoli diretto dalla professoressa Rita Pagano. (Appia Polis)

Nel 2022, in Trentino, sono state diagnosticate 2.600 persone con il tumore, di cui 1.400 maschi e 1.200 femmine. Le morti sono state 1.471, con una media di 7 nuove diagnosi e 4 decessi al giorno. Condividi questo articolo (la VOCE del TRENTINO)

Marzo rappresenta da sempre per la LILT un mese importante: è il periodo dove si pone l’attenzione alla divulgazione delle attività connesse alle diverse forme di cura e attenzione per i pazienti oncologici. (LegnanoNews.com)

Partecipazione all’incontro del 16 marzo a Ispica promosso da LILT di Ragusa in occasione della Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica LILT. (Radio RTM Modica)

I due messaggi sono interdipendenti: una efficace prevenzione consente di evitare fino al 40% dei tumori e quindi di ridurre di molto l’accesso di ammalati al Servizio Sanitario Nazionale attualmente sovraccarico e in difficoltà. (Il T Quotidiano)