Samsung, morto a 78 anni il presidente Lee Kun-hee: aveva trasformato l'azienda in un colosso mondiale

Il Messaggero ECONOMIA

Il leader dell'azienda sudcoreana è morto oggi, all'età di 78 anni, a Seul dopo un ricovero ospedaliero durato anni a seguito di un attacco di cuore avvenuto nel 2014.

Nel 2014 Lee ha avuto un infarto e da allora è rimasto ricoverato in ospedale.

Il Coronavirus colpisce anche il mercato degli smartphone (-38%). «Innovatore, leader e potenza industriale di un'azienda locale.

Samsung dice addio al suo storico presidente, Lee Kun- hee. (Il Messaggero)

Ne parlano anche altre fonti

L’azienda è diventata il più grande produttore di televisori, sorpassando la Sony Corporation nel 2006. Da solo, il gruppo vale un quinto del Pil e delle esportazioni della Corea del Sud. (Il Fatto Quotidiano)

La sua eredità sarà eterna". È morto a 78 anni Lee Kun-hee, il presidente di Samsung. In una nota, la società coreana ha dato notizia della scomparsa di Lee Kun-hee ricordandolo come "un vero visionario che ha trasformato Samsung da azienda locale in player innovatore e potenza industriale mondiale. (Sky Tg24 )

Alla fine l’investitore e il suo team hanno monetizzato dopo che il prezzo delle azioni Samsung è aumentato di circa l’80%. Chung Sung-Jun/Getty Images. Il padre di Lee, Lee Byung-chull, fondò Samsung come società esportatrice di pesce, frutta e noodles, nel 1938. (Notizie - MSN Italia)

All'inizio del 1995, Kun-hee Lee scoprì che i telefoni che faceva testare non funzionavano. Il padre di Lee, Byung-chul Lee, fondò Samsung Group - il “genitore” di Samsung Electronics - nel 1938 come società commerciale che forniva alla Cina pesce coreano essicato, verdura e frutta. (ictBusiness)

"Cambiate tutto, tranne mogli e figli", disse Lee Kun-hee ad un evento aziendale a Francoforte, il più delicato fino a quel punto della sua gestione. Il presidente di Samsung Electronics è morto ieri a Seul all’età di 78 anni dopo un ricovero ospedaliero durato anni a seguito dell’attacco di cuore che lo colpì nel 2014. (QUOTIDIANO.NET)

Era ricoverato in ospedale da sei anni in seguito all’infarto patito nel 2014. Era l’industriale più ricco e potente della Corea del Sud, con un patrimonio personale stimato in 18 miliardi di euro, e ha trasformato un gruppo partito con la produzione dei ‘noodles’, gli spaghetti asiatici, nel primo produttore mondiale di smartphone e chip di memoria. (Calabria News)