Moratti, Mourinho, Milito: tre M sotto questa coppa

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Lasciamo perdere, diciamo che era un'altra Inter perché il numero degli stranieri era limitato, perché la maggioranza, l'ossatura della squadra era sostituita da calciatori italiani, bravi anche.

Prima di Mourinho, Moratti figlio sì, ma non il trofeo più ambito, non quello che avrebbe riportato sentimentalmente e calcisticamente i conti in pareggio: la Coppa dei Campioni.

Sotto questa coppa ci sono idealmente tre firme che cominciano per M, come Milano: una è di Moratti, uno di Mourinho, una di Milito. (la Repubblica)

Ne parlano anche altre fonti

Qualcuno allena, altri scoprono talenti e c'è anche chi si è dato alla politica: nella giornata in cui Sky Sport celebra il decennale dell'impresa interista, li ricordiamo tutti risfogliando l'album Panini della stagione 2009-2010, con le loro "figu" originali Una stagione da incorniciare che ha consegnato alla storia un'intera rosa. (Sky Sport)

E sempre dalla Roma si deve difendere in campionato, distante due punti ma con gli scontri diretti a favore. Nonostante il momento, con la Roma ormai certa dei tre punti, la squadra di Mourinho appare tranquillissima all’uscita dagli spogliatoi. (L'Ultimo Uomo)

Negli ultimi 10 anni il calcio italiano è stato dominato dalla Juventus però quando arriva la sfida non sono riusciti a vincere. Tanti ricordi intensi, nitidi, come se questi 10 anni non fossero mai passati. (passioneinter.com)

Moratti confida che il futuro di Mourinho all’Inter si deciderà dopo la finale di Madrid, ma non sembra crederci troppo. La sera di lunedì 24 maggio Mourinho va a cena con Moratti: non c’è molto di cui discutere, c’è solo da salutarsi con l’imbarazzo di non sapersi spiegare bene il perché. (Guerin Sportivo)

I nerazzurri sono campioni d'Europa dopo 45 anni di attesa, prima squadra italiana a conquistare il triplete. A centrocampo Zanetti (alla 700esima presenza in nerazzurro) e Cambiasso, davanti il trio Pandev-Sneijder-Eto'o a supporto di Milito. (Inter Official Site)

Hanno contato l'esperienza del gruppo storico, la classe dei nuovi innesti e la capacità di un tecnico speciale". Crederci sempre, anche nelle difficoltà, anche in momenti difficili o drammatici come a Kiev contro la Dinamo o al Camp Nou contro il Barcellona. (Sport Mediaset)