«Così il diritto di uccidere i nascituri aumenta le sue pretese»

Mentre la guerra devasta a est e a sud, in conflitti sempre più biechi, il parlamento d’Oltralpe ha pensato bene di approvare una modifica all’articolo 34 della Costituzione, garantendo il diritto all’aborto. Di questi tempi, un atto dovuto al progresso sociale. Riunito per l’occasione alla reggia di Versailles, il Congresso si è espresso a maggioranza bulgara (più che francese). In pompa magna, la carta fondamentale della République proclama ora che uccidere i nascituri non solo è lecito, ma garantito dallo Stato. (La Provincia di Cremona e Crema)

Se ne è parlato anche su altre testate

Com'è possibile che la patria della "liberté, egalité, fraternité" abbia prodotto il diritto di abortire, cioè di considerare l'essere umano cosa e non persona? Il punto etico e giuridico (e non solo) (Avvenire)

Norah Neilson Gray (1882-1931), «Mother and child» (1920, circa, olio su tela, particolare), Edimburgo, National Galleries of Scotland Di Susanna Tamaro (Corriere della Sera)

Resta in solitudine la Chiesa cattolica a considerare un valore non negoziabile il diritto alla vita, fino a reputare l’aborto un omicidio, per dirla con Papa Francesco. Tanti esultano, molti tacciono, rari osano dissentire. (Marcello Veneziani)

Non è così per l’uomo, se un uomo nasce da quando un uovo femminile e uno spermatozoo maschile si incontrano e danno inizio alla vita. Ci sono proteste contro la moria di uccelli per l’aumento delle pale eoliche. (Famiglia Cristiana)

Texas, Alabama e Mississippi, la vietano anche in caso di incesto o di stupro. Questo articolo sulla legge sull'aborto è pubblicato sul numero 12 di Vanity Fair in edicola fino al 19 marzo 2024. (Vanity Fair Italia)

È notizia ufficiale e largamente discussa, perché effettivamente molto discutibile. Come sempre ha prodotto il duplice fronte contrapposto dei favorevoli e dei contrari, di quelli che salutano con gioia l’introduzione di questo nuovo diritto nella Costituzione francese e di quelli che viceversa lo contestano duramente. (Radio Radio)