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Osservatorio Balcani e Caucaso ESTERI

Dopo la guerra lampo di settembre, che ha decretato la fine del Nagorno Karabakh armeno e secessionista, l'amministrazione di uno stato che oggi non esiste si è spostata in massa in Armenia. Il futuro di questa struttura politica resta oggi senza prospettive certe Un'istantanea del Nagorno Karabakh al momento dell’attacco del 19 settembre 2023: eroso territorialmente, con ancora poco più di 100mila residenti, sotto blocco da circa dieci mesi, con le truppe azere che andavano ammassandosi lungo i confini. (Osservatorio Balcani e Caucaso)

Su altre testate

Papa Francesco: "Guardo con speranza a segni di pace Armenia-Azerbaigian" 10 dicembre 2023 (Il Sole 24 ORE)

“Mi rallegro per la liberazione di un numero significativo di prigionieri armeni e azeri. Guardo con grande speranza a questo segno positivo per le relazioni tra Armenia e Azerbaigian e per la pace del Caucaso meridionale e incoraggio le parti e i loro leader a concludere quanto prima il trattato di pace”. (LAPRESSE)

Dopo la rapida conclusione dell’ultimo conflitto armato tra separatisti armeni ed esercito regolare di Baku, nel territorio del Karabakh, potrebbero aprirsi le porte per un accordo tra Armenia e Azerbaigian, con positive ricadute per l’intera area del Caucaso meridionale. (Proiezioni di Borsa)

L’Armenia e l’Azerbaigian hanno annunciato l’imminente normalizzazione delle relazioni diplomatiche bilaterali e la possibile firma di un trattato di pace entro la fine dell’anno. (Il Fatto Quotidiano)

Nel settembre 2023 il Caucaso ha attratto nuovamente l’attenzione dei media internazionali quando, dopo nove mesi di blocco totale della regione a causa delle attività azerbaigiane nel Corridoio di Lachin, le forze armate dell’Azerbaigian hanno dato il via a quella che Baku ha definito come ‘una operazione anti-terrorismo’ che si è tradotta in pochi giorni nella capitolazione del governo della Repubblica del Nagorno-Karabakh/Artsakh e nell’esodo di decine di migliaia di armeni con conseguente crisi umanitaria. (Notizie Geopolitiche)

L’Azerbaigian è pronto a ospitare il vertice COP29 sul cambiamento climatico del prossimo anno dopo aver ottenuto il sostegno di altre nazioni dell’Europa orientale. L’Azerbaigian è pronto a ospitare il vertice COP29 sul cambiamento climatico. (Periodico Daily)