La cruciale domanda di Cruciani sull’antifà Riondino: “Ma chi c*** è?”

Nicola Porro INTERNO

Nell’ultima puntata della Zanzara, Giuseppe Cruciani ha commentato in modo piccante vari episodi di attualità. Tra questi, la foto pubblicata dall’attore Michele Riondino, il post del generale Vannacci ad opera del Partito Democratico e le proteste delle associazioni animaliste per una mucca colorata di nerazzurro. “Apro internet qualche giorno fa e mi trovo di fronte una notizia su Michele Riondino – ha esordito il conduttore -. (Nicola Porro)

Ne parlano anche altre fonti

TARANTO – "Mai auspicherei violenza, men che meno su qualcuno che ha legittimamente vinto le elezioni e che per questo ci governa. Lo ha detto Michele Riondino, che con Antonio Diodato e Roy Paci è il direttore artistico dell'Uno Maggio Taranto libero e pensante: il concerto alternativo nel capoluogo ionico, che festeggia così la Festa dei lavoratori. (La Repubblica)

I protagonisti della pseudo-Resistenza specializzati nelle scuse a metà. Ex grande sostenitore del Movimento 5 Stelle oggi vicino alla sinistra, Michele Riondino ha fatto solo mezzo passo indietro dopo aver pubblicato una foto capovolta di un giovane Ignazio La Russa, l'attuale presidente del Senato, con altre persone accanto a una foto di Benito Mussolini e un mazzo di fiori davanti. (ilGiornale.it)

Io non li ho votati, non condivido le loro idee e mi impegnerò, lotterò perché la loro sconfitta politica avvenga il prima possibile». «Mai auspicherei violenza, men che meno su qualcuno che ha legittimamente vinto le elezioni e che per questo ci governa. (La Stampa)

Un post (datato 25 aprile) “vergognoso”. Questo quanto detto da Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, in riferimento al contenuto apparso sul profilo Facebook da Michele Riondino. (opinione.it)

TARANTO (l'Adige)

Quest’ultimo in particolare ha scatenato un putiferio nei giorni scorsi pubblicando sui social una foto del presidente del Senato Ignazio La Russa a testa in giù – chiaro riferimento al destino di morte cui Benito Mussolini fu consegnato dai partigiani. (Open)