Faenza, un anno dalla prima alluvione: ancora mille gli sfollati. E con la pioggia di questi giorni torna la paura

Corriere INTERNO

A Modigliana, Brisighella e Faenza le prime nuvole nere erano comparse all’orizzonte alla fine di aprile e le prime piogge erano cadute tra il 20 aprile e il primo maggio, giornata di festa, che si trasformò nella vigilia dell’inizio di una sciagura dalla portata secolare. Furono le grandi alluvioni che colpirono la Romagna nel maggio del 2023: per tutta Italia la data simbolo è quella del 16 maggio. (Corriere)

Ne parlano anche altre testate

FAENZA (RA) – «La settimana scorsa si è staccato un pezzo di intonaco nella sala ed è venuto fuori l’odore di quei giorni. In una delle zone, l’area di Borgo Durbecco, colpita sia dalla prima alluvione del 2… (La Repubblica)

Oggi, a sei mesi dal disastro, quelle lacrime si sono trasformate in gioia e ringraziamento per i tanti aiuti e supporti ricevuti per risollevarsi dalle conseguenze dell’alluvione. (LA NAZIONE)

Per quanto riguarda la ricostruzione pubblica i danni alle infrastrutture sono stimati in circa 5 miliardi, ma le risorse complessivamente erogate da Governo e Struttura Commissariale sono state meno di un decimo. (Corriere Romagna)

Ce ne sono ancora molte, di ferite aperte, nei quartieri che un anno fa sono stati sopraffatti dalle inondazioni del 3 e del 16 maggio; sono, da una parte, le tante case vuote, spiccano le abitazioni unifamiliari, per le quali sia i ritardi degli indennizzi governativi, sia la loro incertezza, sia la farraginosità delle pratiche (formulate dallo staff del commissario Figliuolo) per accedere ai rimborsi, hanno finora reso difficile avviare i lavori di risanamento e, dall’altra sono le vetrine ancora infangate di quei negozi, e non sono pochi, che anche in centro storico non hanno ancora ripreso l’attività e forse non la riprenderanno più. (il Resto del Carlino)

Alluvione in Emilia, un anno dopo i protagonisti rivivono il salvataggio simbolo (Il Mattino di Padova)

– Generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario straordinario alla ricostruzione post alluvione, la sua è una struttura ‘snella’ in termini numerici, ma spesso dai Comuni si è lamentato il mancato invio di quei rinforzi che avrebbero dovuto far viaggiare veloci gli uffici sui territori. (il Resto del Carlino)