I gangster, lo Stato e l'immaginario | il manifesto

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Sono passati 9 anni da quando Diaz nel Febbraio del 2012 vinse il Premio del Pubblico al Festival del cinema di Berlino e l’effetto che il film ha sugli spettatori è sempre lo stesso: finiscono i titoli di coda e restano in silenzio, sotto shock.

Quando mi capita di essere lì, dopo un po’ mi si chiedono spiegazioni e analisi storico-politiche di come si è arrivati a quei giorni maledetti.

Ma io non sono uno storico e nemmeno un politico, così finisco spesso per pensare che se tanta gente ha bisogno ancora di analisi e spiegazioni ciò si deve senz’altro

(Il Manifesto)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Sul rimorchio di un camion avevamo allestito casse e strumenti per suonare durante la marcia annunciata per il pomeriggio. Un paese democratico si era trasformato in un luogo lugubre e squilibrato“ (Il Fatto Quotidiano)