Lo sciopero Rai è l'ennesimo caso di cultura dominante che si spaccia per vittima

Il Primato Nazionale INTERNO

Roma, 7 mag – Basterebbe ragionare un minimo: ma che sistema opprimente è uno in cui tutta la stampa rimbalza in modo praticamente unanime uno stesso e identico messaggio? Non ci vuole neanche un genio per capirlo, sarebbe sufficiente semplicemente fare le dovute addizioni e unire i puntini. Siamo veramente a un dato a prova di stupido, e lo sciopero Rai non dovrebbe ingannare chi abbia un minimo di arguzia o che non sia in malafede. (Il Primato Nazionale)

Su altri giornali

"Era stato lanciato questo poderoso sciopero da parte dell'ex sindacato unico della Rai, il Soviet di Usigrai. Uno sciopero surreale contro l'occupazione politica della Rai, come se nei 50 anni precedenti fossero andati in onda dalla Svizzera". (Liberoquotidiano.it)

Laura Aprati, giornalista della Rai, è stata colpita da alopecia aerata totale ed ha perso tutti i capelli. Alfredo Rossi, responsabile dell’ambulatorio di tricologia del Policlinico Umberto I, Laura sta vivendo una rinascita, per via di un innovativo trattamento proveniente dagli Stati Uniti e applicato dai nostri medici. (Frosinone News)

Lo spiega Corrado Augias, giornalista e scrittore, che ha lasciato la Rai dopo 60 anni, in un'intervista ad Annalisa Cuzzocrea sulla Stampa. I suoi pensavano alle ballerine. (L'HuffPost)

Lo sciopero dei giornalisti RAI indetto ieri da USIGRAI è stato un flop. Oggi in RAI non si parla d’altro e probabilmente sarà così ancora a lungo, perché è una svolta storica che non ha precedenti. (StrettoWeb)

ROMA — All’indomani dello sciopero che ha spaccato le redazioni dei telegiornali Rai, a Saxa Rubra non si parla d’altro. Del diktat partito dal settimo piano di Viale Mazzini per far fallire la protesta sindacale. (la Repubblica)

Il declino della Rai sta assumendo tinte mostruose e grottesche, nello stesso tempo. (il manifesto)