È morto il monaco buddista Thich Nhat Hanh, visse per 39 anni in esilio dal Vietnam

Corriere della Sera ESTERI

Soltanto nel 2005 il governo del Paese riunificato gli aveva dato il permesso di rientrare in patria per una visita.

Qui Thich Nhat Hanh passava la maggior parte del suo tempo, quando non era impegnato in conferenze e altri eventi pubblici in giro per il mondo.

Thich Nhat Hanh è autore di circa 130 libri, un centinaio dei quali in inglese, dedicati in gran parte al concetto di «consapevolezza», sviluppata con la pratica della meditazione

Altri monasteri della sua rete sono situati in Germania, Australia, Thailandia, Hong Kong e Stati Uniti (Corriere della Sera)

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Thich Nhat Hanh, monaco buddista vietnamita e fra i più influenti maestri Zen, è morto stamane nella propria abitazione nel tempio di Tu Hieu a Hue, nel centro del Paese. Si è battuto contro la guerra, vissuto a lungo in esilio ed è stato vittima della repressione delle autorità comuniste. (AsiaNews)

Il capitano ha poi aggiunto: “Vedo un po’ di relax rispetto alla scorsa stagione dove abbiamo morso. Nel primo tempo si è visto che ci mancava l’intensità, ci hanno segnato due gol e nella ripresa è successo il contrario. (Calcio In Pillole)

Thich Nhat Hanh ha trascorso 39 anni in Francia e ha sostenuto la libertà religiosa in tutto il mondo. Ha scritto più di 100 libri sulla consapevolezza e la meditazione e ha ospitato ritiri in tutto il mondo. (tvsvizzera.it)

Morto Thich Nhat Hanh, uno dei più famosi maestri Zen al mondo. Thich Nhat Han è autore di più di cento libri (tradotti in 40 lingue), dedicati in gran parte al concetto della «consapevolezza», che si sviluppa con la pratica della meditazione. (GLI STATI GENERALI)

Il maestro Zen, la cui portata all’interno del buddismo era considerata seconda solo al Dalai Lama, ha trascorso quasi quattro decenni in esilio dopo essere stato bandito dalla sua terra natale per aver chiesto la fine della guerra del Vietnam (Ticinonews.ch)

La notizia del decesso di Thich Nhat Hanh è stata data dalla sua comunità. Sono stata molto viva, (…) ho lavorato sodo, ho contribuito ad alimentare l’albero: in quest’albero c’è molto di me. (Dailycases)