Assange, la moglie Stella: "Perché non fate cadere le accuse?"

LAPRESSE ESTERI

La donna dopo la decisione che rimanda il verdetto: "Questo caso intimidisce giornalisti" “Ora con questa decisione, credo che la domanda giusta sia: perché non fate cadere le accuse? Julian è stato in carcere per quasi 5 anni. Questo caso non serve ad altro se non a intimidire i giornalisti in tutto il mondo. Non solo qui, non solo negli Usa”. Lo ha detto la moglie di Julian Assange, Stella, dopo che l’Alta Corte di Londra si è pronunciata sul caso del cofondatore di WikiLeaks, stabilendo che al momento non può essere estradato negli Stati Uniti dove è stato incriminato per spionaggio per 17 capi d’accusa. (LAPRESSE)

Su altri giornali

Dopo aver studiato le garanzie per i diritti umani di Assange, che gli USA dovranno presentare entro il 16 aprile; Dopo aver esaminato le critiche a quelle obiezioni, che gli USA dovranno poi depositare entro il 14 maggio. (L'INDIPENDENTE)

Nella tarda mattinata di oggi a Londra si conoscerà il destino del giornalista australiano e fondatore di Wikileaks, Julian Assange. Il giornalista australiano e cofondatore di WikiLeaks, 52enne, è stato incriminato negli Stati Uniti per 17 capi di accusa. (Corriere TV)

La pubblicazione da parte sua nel 2010 di un cospicuo faldone di documenti diplomatici statunitensi riguardanti le guerre in Iraq e in Af… (La Stampa)

L’ultima decisione dell’Alta Corte di Londra ha concesso l’appello contro l’estradizione negli Stati Uniti. La caccia al giornalista e caporedattore di WikiLeaks dura da più di 15 anni, reo di aver diffuso documenti pesantissimi sugli affari statunitensi. (Radio Radio)

Ma non è nemmeno il peggiore possibile… temevamo l’estradizione, e credo questo verdetto segni un cambiamento, dovuto anche alla persistenza delle campagne per la liberazione di Julian. L’ex segretario del Labour, Jeremy Corbyn, il politico inglese che non ha mai fatto mancare il suo appoggio ad Assange e alla sua denuncia dei crimini di guerra degli Usa, ieri ha commentato così la decisione dell’Alta Corte. (Il Fatto Quotidiano)

L'ultima carta di una partita lunghissima che potrebbe consentire a Julian Assange di sfuggire all'estradizione negli Stati Uniti - che da quasi 15 anni danno la caccia al giornalista australiano e cofondatore di WikiLeak per aver diffuso documenti top secret del Pentagono e del Dipartimento di Stato contenenti rivelazioni imbarazzanti - la gioca l'Alta Corte di Londra consentendo ad Assange di presentare un nuovo ricorso contro l'estradizione. (ilGiornale.it)