Il viaggio in Italia di “Topolino” per un nuovo Rinascimento

Il blu tra l’altro è un colore molto speciale, che nel Rinascimento risultava molto ricercato.

Ed ecco spiegato perché nelle prossime settimane lo «zione», accompagnato ovviamente dai suoi inseparabili nipoti, attraverserà affannosamente mezza Italia.

Volendo si può partire mercoledì, per di più con una guida speciale, quella di Zio Paperone che si tuffa in una bella avventura nelle città del Rinascimento italiano. (La Stampa)

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Nonostante il taglio rigoroso, scientificamente aggiornato, la narrazione, molto dinamica, è affidata al giovane storico dell'arte Luca Tomìo, che conduce i telespettatori in un viaggio non solo attraverso le opere di Raffaello ma attraverso i luoghi, anche segreti, inediti e suggestivi, che sono state tappe fondamentali del suo percorso umano e creativo: l'infanzia a Urbino, la giovinezza a Perugia e in Umbria, la maturità a Firenze e il trionfo nella Roma di papa Giulio II. (Corriere Adriatico)

Nella giornata di ieri in tutto il Mondo si è ricordato l’anniversario della morte dell’artista Raffaello Sanzio, avvenuta 500 anni fa quando il famoso pittore aveva appena 37 anni. I ragazzi del plesso di Castroreale dell’IC Capuana hanno elaborato le loro brevi riflessioni per omaggiare Raffaello. (24live.it)

La storia sarà incentrata su Paperello Sanzio, un giovane papero, figlio d’arte, pronto a ricevere l’eredità artistica di famiglia e a superarla grazie alla sua bravura. È questo il fil rouge all’interno di Zio Paperone e la pietra dell’oltreblù. (Fumettologica)

Sul numero 3359 in edicola a partire da mercoledì 8 aprile arriva Zio Paperone e la pietra dell’oltreblù, storia sceneggiata da Bruno Enna e disegnata da Alessandro Perina, e divisa in quattro episodi. (Il Messaggero)

La mostra Raffaello 1520-1482 viene così riaperta offrendo ai visitatori la possibilità di visitarla online tramite video racconti, approfondimenti e incursioni virtuali nel dietro le quinte dell’esposizione. (Milanoevents.it)

Roma, dove Raffaello era stato al centro della vita artistica e culturale, non era più la stessa. (Qui giace quel Raffaello per il quale, quand’era in vita, la grande madre delle cose temette d’essere vinta e, mentre moriva, di morire con lui. (Il Sole 24 ORE)