Unicredit, gli analisti non escludono matrimonio con Mps

Milano Finanza ECONOMIA

Gli specialisti di Banca Imi sostengono infatti che Unicredit "è la sola banca nazionale ad avera la dimensione necessaria per integrare Mps", ma la neutralità della base di capitale è "una condizione essenziale per qualsiasi operazione".

Da Goldman Sachs mettono invece in evidenza che l'operazione appare "più come un desiderata del governo che come un processo guidato da Unicredit".

A parere degli analisti di Mediobanca "un'operazione neutra sul capitale non devierebbe la direzione strategica di Unicredit, lasciando le caratteristiche della banca invariate". (Milano Finanza)

Ne parlano anche altre fonti

(A cura dell'Ufficio Studi Teleborsa) Contrariamente alle attese, invece, sollecitazioni rialziste potrebbero spingere i prezzi fino a quota 1,384 dove staziona un importante livello di resistenza. (Teleborsa)

Dalla banca, che risente anche del taglio del target price da parte di Credit Suisse a 9,5 euro, arriva un “no comment” e si ricorda come il ceo, Jean Pierre Mustier, abbia escluso ancora recentemente ipotesi di fusioni o acquisizioni. (Corriere Quotidiano)

Nel cosiddetto “Decreto Agosto” il Governo avrebbe accantonato 1,5 miliardi da destinare a Mps in caso di necessità. Tornando a Mps, la banca è al momento concentrata sul progetto di scissione di 8,1 miliardi di crediti deteriorati a favore di AMCO. (Il Cittadino on line)

Tuttavia, vediamo un potenziale relativamente limitato per rialzo a breve termine delle stime di consenso sia sul conto economico che sui ritorni di capitale per il 2020 e e il 2021”, rimarca Credit Suisse. (Finanzaonline.com)

Banche, Unicredit compra il 68% di MPS per evitare il default? Il rischio legale che Monte Paschi porta con sé ammonta a circa 10 miliardi di euro ed è visto come un ostacolo significativo. (LettoQuotidiano)

Ritiene la vendita ad Unicredit un interesse dell’azionista di riferimento e una trattativa “in cui evidentemente il management ragionevolmente non è coinvolto“. Ma il broker svizzero non vede di buon occhio il passaggio ad una banca forte di un istituto ancora in debito. (Quotidianpost.it)