Piazza Fontana, l’insulto sui social nel giorno del ricordo: ringraziamenti a Ordine nuovo

La Repubblica INTERNO

Riuscì ad evitare l’estradizione – dovuta ad una condanna nel processo contro Ordine nuovo per ricostituzione del partito fascista – anche grazie alle coperture della dittatura militare di Streossner.

Nel giorno del cinquantesimo anniversario della strage di Piazza Fontana è il figlio di Clemente Graziani, Rainaldo, a riaprire le antiche ferite.

Ordine nuovo – è stato appurato nei tanti processi sulle stragi – ha avuto, attraverso il nucleo veneto di Freda e Ventura, il ruolo da protagonista nella lunga stagione della strategia della tensione. (La Repubblica)

La notizia riportata su altri giornali

Oggi, cinquant’anni fa, il 12 dicembre 1969, nella Banca dell’Agricoltura di piazza Fontana a Milano, esplode una bomba: 17 morti, 88 feriti. La cerimonia è avvenuta all’auditorium di Santa Caterina in apertura della giornata dedicata ai 50 anni dalla strage. (Oggi Treviso)

Li ringrazio per averci insegnato a non smarrirci quando intorno a noi tutti si sono smarriti. Nel suo post di ringraziamento Clemente Graziani cita anche “l’averci insegnato l’Onore e la Fedeltà. (Varesenews)

Allo stesso tempo Benedetta Tobagi ricorda come Giulio Andreotti appose il “segreto di Stato” «sul rapporto tra servizi e destra eversiva». Il processo impossibile (Einaudi, pp. 425, € 20) è frutto di uno scavo paziente, minuzioso e difficile in materiali d’archivio. (globalist.it)

Gli italioti, per automatismo, hanno dato il loro consenso a Matteo Salvini: è diventato una specie di vaso non di elezione ma di speranze. Quando Franco Freda lodava Matteo Salvini. Franco Freda è stato condannato per una serie di attentati esplosivi ed invece è stato assolto “per mancanza di prove” dall’accusa di aver organizzato la strage di Piazza Fontana. (next)

Sottolineato anche il ruolo di due magistrati all’epoca in servizio a Treviso: il procuratore Pietro Calogero e il giudice istruttore Giancarlo Stiz. Una giornata rivolta soprattutto alle scuole: erano presenti infatti 230 studenti del Liceo Canova e del Liceo Artistico cittadino, che hanno potuto ascoltare il “Racconto civile” che Guido Lorenzon, insieme al giornalista Daniele Ferrazza, ha dedicato alle vicende che lo videro testimone nella tragica vicenda giudiziaria. (TrevisoToday)

Nel 1973, dopo l’arresto (e prima della provvidenziale fuga in Argentina), Ventura arriva a confessa tutti gli altri attentati esplosivi del 1969, tranne piazza Fontana. Sempre nel 2009, a una commemorazione per piazza Fontana, l'ex giudice le si avvicina per chiederle scusa a nome dello Stato: «Mi devo giustificare con lei. (L'Espresso)