Mafia, studenti in nome di Pio La Torre nel 42esimo anniversario

Grandangolo Agrigento INTERNO

Una giornata che avra’ studenti protagonisti di un percorso dedicato alla memoria nel nome di Pio La Torre ucciso il 30 aprile 1982, insieme al collaboratore Rosario Di Salvo. Sono, infatti, i giovani che allertano sul fatto che, per loro, il fenomeno mafioso non e’ ancora estinto, anzi resta piu’ forte dello Stato. E’ il risultato emerso dal questionario sulla percezione del fenomeno mafioso, destinato ogni anno agli studenti delle scuole di secondo grado di tutta Italia che partecipano al “Progetto educativo antimafia”, arrivato alle 18sima edizione. (Grandangolo Agrigento)

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PALERMO – C’è ancora una fascia alta e significativa di giovani per i quali il fenomeno mafioso non può essere estinto e anzi resta più forte dello Stato. Nel progetto educativo antimafia sono stati quest’anno coinvolti 1.578 studenti dai 14 ai 21 anni. (lasiciliaweb | Notizie di Sicilia)

Emerge dal questionario destinato... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Mafia più forte dello Stato. Indagine Centro “Pio La Torre” Il fenomeno mafioso non può essere estinto e resta più forte dello Stato. Emerge da un sondaggio del Centro studi Pio La Torre condotto tra gli studenti dai 14 ai 21 anni. (TV2000)

Sono i risultati del questionario destinato ogni anno dal Centro studi “Pio La Torre” agli studenti delle scuole di secondo grado di tutta Italia. Nel progetto educativo antimafia sono stati quest'anno coinvolti 1578 studenti dai 14 ai 21 anni. (Il Sole 24 ORE)

Una fascia alta e significativa di giovani, insomma, pensa che il fenomeno mafioso non possa essere estinto e sia più forte dello Stato. È quanto emerge da un questionario del Centro studi “Pio La Torre” – organizzazione no-profit di Palermo intitolata a Pio La Torre, politico vittima di mafia di cui ricorre il 30 aprile l’anniversario della morte – rivolto agli alunni delle scuole di secondo grado di tutta Italia (Il Fatto Quotidiano)

Il ricordo di Pio La Torre, segretario regionale del Pci, e del collaboratore del partito, Rosario Di Salvo, uccisi 42 anni fa dalla mafia, si è rinnovato questa mattina nel luogo dell'agguato in via Li Muli a Palermo. (La Repubblica)