Gazprom, azionisti bocciano maxi dividendo. Continua crisi del gas in Europa

ilmessaggero.it ECONOMIA

Se l'approvvigionamento del gas per questa estate resta garantito, per l'inverno la situazione potrebbe diventare davvero problematica

Continua intanto la crisi del gas in Europa.

(Teleborsa) - Gli azionisti di Gazprom hanno votato contro la distribuzione degli utili e il pagamento dei dividendi per il 2021.

Il vicecancelliere tedesco Robert Habeck teme un blocco completo delle consegne del gas russo attraverso Nord Stream 1 a breve. (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altre testate

Il crollo delle quotazioni di Gazprom a causa del fatto che la società non pagherà dividendi per il 2021 ha causato un crollo dell'intero mercato azionario russo: l'indice della borsa di Mosca è sceso sotto i 2250 punti, l'indice RTS sotto i 1340 punti. (La Sicilia)

Ma Gazprom, il colosso statale del gas, dichiara oggi che per il 2021 non saranno pagati i dividendi. L’annuncio ha fatto crollare il prezzo delle azioni, con punte a metà mattinata pari a un 30,2% di perdita. (L'HuffPost)

Le quotazioni viaggiano a 223,2 rubli e contribuiscono a far precipitare del 5,3% circa l'indice Moex della Borsa di Mosca: il titolo e' il piu' "pesante" del listino con un'incidenza del 15% sul totale in termini di capitalizzazione. (Il Sole 24 ORE)

La Borsa di Mosca scivola a metà mattinata attorno al 6% negli indici Moex in rubli e Rtsi in dollari. Il prodotto interno della Russia è sceso del 4,3% a maggio. (La Sicilia)

E ovviamente, dobbiamo essere pronti a pagare tasse piu' alte", ha proseguito "Gli azionisti hanno deciso che, in questa situazione, non e' appropriato pagare i dividendi per l'anno 2021", ha indicato Famil Sadyrov, vicepresidente del consiglio di amministrazione di Gazprom, al termine dell'assemblea generale annuale degli azionisti. (Il Sole 24 ORE)

Insomma, a quattro mesi e mezzo dallo scoppio della guerra le tensioni tra le parti, invece che scemare, sembra proprio stiano crescendo sempre di più. Perde fino al 35%, trascinando naturalmente con se, verso il basso, tutto il listino russo che perde oltre il 6%. (Nicola Porro)