Del Ponte: «L’ergastolo a Raslan è un primo passo ma processare Assad per ora è impossibile»

Corriere della Sera ESTERI

di Marta Serafini. La magistrata che ha guidato il Tribunale Penale Internazionale per i crimini nell’ex Jugoslavia: «Salvato dal veto degli alleati».

Dalla «sua» Svizzera ha letto della condanna all’ergastolo per Anwar Raslan, ex colonnello dei servizi siriani, responsabile di torture, omicidi e stupri.

Cosa succede ora, si può sperare in un tribunale che giudichi il presidente Assad come fu per Milosevic?

La Germania ha potuto processare Raslan perché applica il principio della giurisdizione universale che consente di perseguire anche chi ha commesso reati all’estero. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri media

Raslan è stato identificato grazie a numerose testimonianze, arrestato e processato sulla base della giurisdizione universale. Si riscopre la forza della legge con l’imperativo di tutelare diritti fondamentali e con il doveroso tributo della giustizia alla democrazia (L'HuffPost)

E chi più di Repubblica chiaramente? Per non parlare di svariati primi ministri di Israele per i crimini commessi contro i palestinesi. (L'AntiDiplomatico)

Ciononostante, la normalizzazione del regime di Damasco di fronte alla comunità internazionale sembra procedere ormai a vele spiegate. Ma c’è la possibilità che anche qualche Paese occidentale, come l’Italia, torni seriamente a considerare la possibilità di riaprire le porte ad Assad? (Il Fatto Quotidiano)

Anwar ripensa per giorni all’incontro, chiedendosi dove abbia mai potuto vedere quell’uomo Questo articolo è stato pubblicato sull’Espresso a ottobre 2021. Anwar al-Bunni si trovava in un campo per rifugiati siriani a Berlino, in Germania, quando in un negozietto di alimentari incontra un uomo, suo coetaneo, che crede di conoscere. (L'Espresso)