Come Civil War è diventato l'epicentro del complottismo mondiale ancor prima di uscire (di P. Salvatori)

La prossima settimana è atteso nelle sale italiane Civil War. È il solito blockbuster che racconta con tanta azione e una giusta dose di violenza un qualunque futuro tra fantascienza e distopia, un volto celeberrimo di Hollywood come quello di Kirsten Dunst per dare quel tocco di lustro in più, ritmo serrato, effetti speciali a profusione. Eppure non è il solito blockbuster. Uscito nelle sale cinematografiche statunitensi oggi, la pellicola è stata ritenuta assolutamente da vedere per il New York Times, cattedrale liberal del giornalismo mondiale, e da una buona fetta del mondo Maga, lo zoccolo duro del partito Repubblicano che si abbevera alla fonte di Donald Trump (L'HuffPost)

Ne parlano anche altri media

Un soldato in divisa mimetica armato di fucile automatico tiene sotto tiro un gruppo di giornalisti con il pass al collo. «Americani? E di che tipo?» mentre in sottofondo la voce del Presidente recita un passaggio del giuramento di fedeltà alla bandiera: «una nazione, sotto Dio, indivisibile, con libertà e giustizia per tutti». (Necrologie La Provincia Pavese)

Nel cast c'è Kirsten Dunst, che spiega a Indiewire perché il film vada visto... Sarà al cinema dal 18 aprile Civil War di Alex Garland, un film che ipotizza una complessa nuova Guerra Civile negli USA. (ComingSoon.it)

Civil War ha infatti battuto le aspettative, piazzandosi al primo posto della classifica con 25.7 milioni di dollari in tre giorni, ben al di sopra dei 15/20 previsti da molti. A24 ha approfittato di un momento decisamente fiacco al box-office americano per piazzare la sua più grande scommessa, e ha vinto. (BadTaste.it Cinema)

Il drammatico action Civil War di Alex Garland arriva al cinema dal 18 aprile: in questa prima clip ufficiale in italiano, vediamo la fotoreporter interpretata da Kirsten Dunst in una tesa zona di guerra... (ComingSoon.it)

C'è un'aspirazione che sembra arrivare da Prometeo quella che brucia nel cuore dei protagonisti modellati dalla penna e dalla cinepresa di Alex Garland. Tanti Icaro che scrutano, che guardano dall'alto dei propri cieli in tempesta, per poi bruciare di aspirazione cadendo al suolo, traditi dalla propria sicumera, da quell'ignorata natura fallace, imperfetta, dell'essere umano. (Movieplayer)

E che, il 6 gennaio 2021, ci ha dato un assaggio della sua latente schizofrenia usando l’asta delle bandiera a stelle e strisce come arma contundente per sfondare i cordoni … NEW YORK — L’America distopica della porta accanto. (la Repubblica)