Conto corrente, «inflazione e carovita mangiano i risparmi degli italiani»: -20 miliardi, è il primo calo dal 2017

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L'allarme arriva dalla Federazione autonoma bancari italiani (Fabi): l'inflazione e il carovita invertono la tendenza al risparmio degli italiani e portano ad una erosione dei conti correnti delle famiglie. Dopo quattro anni di costanti aumenti, emerge da una ricerca della Fabi, nel 2022 il saldo totale dei conti correnti delle famiglie è diminuito di quasi 20 miliardi di euro. Da agosto a novembre si è registrato, infatti, un calo di 18 miliardi da 1.177 miliardi a 1.159 miliardi, con una riduzione dell'1,5%. (leggo.it)

Ne parlano anche altri giornali

L’inflazione e il carovita invertono la tendenza al risparmio degli italiani e portano ad una erosione dei conti correnti delle famiglie. E’ quanto emerge da una ricerca della Federazione autonoma bancari italiani (Fabi). (il Fatto Nisseno)

I cittadini continuano a indebitarsi: salgono i mutui e crescono anche i prestiti personali e il credito al consumo, salito a quota 256 miliardi di euro in crescita dell’1,5% da gennaio a novembre di quest’anno. (Tuscia Web)

Tra caro-energia ed inflazione le famiglie sono state costrette a utilizzare i risparmi nel tentativo di conservare il proprio tenore di vita (Quotidiano di Sicilia)

L'inflazione e il carovita invertono la tendenza al risparmio degli italiani e portano ad una erosione dei conti correnti delle famiglie. È quanto emerge da una ricerca della Federazione autonoma bancari italiani (Fabi). (Today.it)

Secondo i dati diffusi dalla Fabi, la federazione autonoma dei bancari, per il terzo mese di fila il saldo complessivo dei conti correnti degli italiani ha continuato a scendere, toccando quota 1159 miliardi, con un calo di 18 miliardi negli ultimi tre mesi (-1,5%) Una discesa che segna una netta inversione di tednndenza dopo quattro anni all'insegna di rialzi molto marcati. (la Repubblica)

Da agosto a novembre si è registrato, infatti, un calo di 18 miliardi da 1.177 miliardi a 1.159 miliardi, con una riduzione dell’1,5%. (il Fatto Nisseno)